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lunedì 10 Novembre 2025

Liguria sotto le piogge: emergenza attenuata, ma attenzione alta.

L’evoluzione meteorologica che ha investito la Liguria nelle ultime 24 ore, caratterizzata da un’intensa perturbazione proveniente dalla Francia, ha portato all’emissione di allerte arancioni per temporali, ora progressivamente attenuate, ma con residui livelli di attenzione.

L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (Arpal) ha confermato la revoca delle allerte arancioni a ore precise, riflettendo un quadro meteorologico in miglioramento, pur mantenendo un’attenzione gialla a testimonianza della vulnerabilità del territorio.
La perturbazione, giunta con forza nella serata di ieri e protrattasi durante la notte, ha riversato precipitazioni particolarmente violente, concentrandosi inizialmente sui versanti padani del Ponente.
La dinamica atmosferica ha dato origine a una struttura temporalesca persistente, un fenomeno cruciale per la comprensione dell’entità dei danni.
Questa struttura, ancorata in maniera quasi “stazionaria”, ha determinato piogge eccezionalmente intense e prolungate nella Val Bormida, una valle particolarmente sensibile a eventi di questo tipo.

Il pluviometro di Dego ha registrato un quantitativo impressionante di pioggia, ben 422.2 millimetri, un valore che testimonia l’anormalità dell’evento.

Il fiume Bormida, a seguito di tale apporto idrico, ha visto il proprio livello superare la seconda soglia di guardia in due centri chiave, Piana Crixia e Carcare, evidenziando un rischio idraulico concreto.
Le conseguenze immediate di questo evento sono state tangibili in numerosi comuni, dove si sono manifestati allagamenti diffusi e disagi alla viabilità, soprattutto nelle aree circostanti i corsi d’acqua minori.
La saturazione del suolo, causata da una persistenza delle piogge che ha impedito l’assorbimento dell’acqua, rappresenta un fattore di rischio primario.

Anche precipitazioni di intensità moderata, inferiori a quelle registrate nelle ultime ore, potrebbero innescare rapidi aumenti dei livelli dei corsi d’acqua, data la capacità di assorbimento del terreno ormai compromessa.

Arpal raccomanda, pertanto, la massima cautela e vigilanza, invitando a prestare particolare attenzione ai torrenti, anche quelli di dimensioni ridotte, un elemento cruciale per la prevenzione di eventi di criticità idrogeologica.
La consapevolezza dei meccanismi alla base di questi fenomeni – l’interazione tra la dinamica atmosferica, la morfologia del territorio e la saturazione del suolo – è fondamentale per minimizzare i rischi e proteggere la comunità.
La bassa probabilità di temporali forti sul levante prevista per martedì 23 settembre, seppur meno intensa, richiede un monitoraggio costante e una prontezza operativa per affrontare eventuali sviluppi inattesi.
Il rischio idrogeologico, alimentato da un suolo impermeabile e dalla persistenza di fenomeni meteorologici estremi, rimane elevato e richiede un approccio proattivo nella gestione del territorio e nella sensibilizzazione della popolazione.

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