La tensione esplode nel carcere di Marassi, a Genova, innescando un episodio di grave disordine che coinvolge un numero significativo di detenuti. La situazione, rapidamente degenerata, vede diverse decine di persone fuori dalle celle, alcune delle quali hanno tentato di raggiungere il perimetro esterno, spingendosi fino alla barriera che precede il muro di cinta. Altri, in un gesto di sfida e disperazione, si sono arrampicati sui tetti dell’istituto.Il detonatore di questo tumulto sembra essere un presunto episodio di violenza interna, denunciato dai detenuti stessi come una serie di sevizie perpetrate ieri nei confronti di un compagno di detenzione. Questa accusa, se confermata, solleva interrogativi urgenti sulle dinamiche interne del carcere e sulla sicurezza dei detenuti.Immediatamente mobilitati, diversi reparti della polizia penitenziaria sono intervenuti per cercare di ripristinare l’ordine. Un dispositivo di sicurezza massiccio è stato dispiegato sia all’interno che all’esterno del carcere, con forze dell’ordine, tra cui carabinieri, polizia e guardia di finanza, schierate in assetto antisommossa. La presenza di quattro ambulanze e un’auto medica testimonia la gravità della situazione e la necessità di garantire l’assistenza sanitaria a chiunque ne abbia bisogno.Si segnalano feriti tra gli agenti di polizia penitenziaria, due dei quali sono stati trasportati al vicino ospedale Galliera per le cure necessarie. Si ipotizza che circa un centinaio di detenuti, provenienti principalmente dalla seconda sezione dell’istituto, siano i protagonisti principali della rivolta, in un’escalation di rabbia e frustrazione che sembra aver superato i limiti della mera protesta.Il personale amministrativo è stato prontamente messo in sicurezza, mentre la polizia penitenziaria, armata e in assetto di massima allerta, cerca di contenere la situazione. Le forze dell’ordine esterne, schierate in attesa di istruzioni, valutano attentamente l’opportunità di un intervento più diretto, consapevole del rischio di ulteriori tensioni e di un’eventuale escalation della violenza. L’episodio solleva questioni complesse relative alle condizioni di vita all’interno del carcere, alla gestione dei conflitti tra detenuti e all’efficacia dei sistemi di sicurezza. Richiede un’indagine approfondita per accertare le responsabilità, tutelare i diritti dei detenuti e prevenire il ripetersi di simili eventi che minano la stabilità dell’istituzione penitenziaria e la sicurezza pubblica.
Marassi, rivolta al carcere: detenuti fuori dalle celle, feriti.
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