L’accesso alla spiaggia della Marinella, gioiello incastonato ai piedi del castello di San Terenzo a Lerici, è regolato da una nuova ordinanza comunale volta a preservarne l’integrità ecologica e la fruibilità collettiva.
Ben oltre una mera imposizione di regole, si tratta di un invito alla responsabilità condivisa, un’esortazione a riscoprire il significato profondo del rispetto, troppo spesso relegato alla sfera del retorico.
Le limitazioni introdotte, apparentemente restrittive, mirano a tutelare la delicatezza di un ecosistema fragile e ad assicurare una convivenza armoniosa tra i bagnanti.
L’obbligo di utilizzare l’audio tramite auricolari, ad esempio, non è una limitazione alla libertà personale, ma una misura volta a salvaguardare la quiete e la serenità degli altri frequentatori, riconoscendo il diritto di ciascuno a godere di un ambiente rilassante.
La proibizione di contenitori monouso, come bottiglie di plastica e vetro, si inserisce in un contesto più ampio di sensibilizzazione verso la riduzione dei rifiuti e la tutela dell’ambiente marino, un patrimonio inestimabile da custodire.
La regolamentazione si estende anche alle strutture ammesse in spiaggia, limitandole alle dimensioni di un ombrellone, per evitare l’eccessivo affollamento e la deturpazione del paesaggio.
Il divieto di fumare e l’assoluto divieto di accensione fuochi, misure di ovvia necessità, contribuiscono a preservare la sicurezza e l’igiene del luogo.
Il sindaco Leonardo Paoletti, con chiarezza e lucidità, definisce questa ordinanza come un monito, non come uno strumento punitivo.
Si tratta di un appello alla coscienza individuale, un richiamo ai principi fondamentali di educazione, buonsenso e rispetto per l’ambiente e per il prossimo.
Un rispetto che, troppo spesso, si manifesta solo a parole, ma che è necessario tradurre in azioni concrete.
La spiaggia della Marinella non è un bene di proprietà privata, ma un patrimonio pubblico, un angolo di paradiso che la comunità ha contribuito a recuperare attraverso il pagamento delle tasse.
È un luogo che merita di essere preservato, non sfruttato, un’oasi di bellezza che deve essere fruibile per le generazioni future.
L’ordinanza invita, quindi, a un momento di riflessione prima di immergersi nella frenesia del mare.
Un semplice respiro profondo, un atto di consapevolezza, può essere sufficiente per apprezzare la rarità e il valore di un luogo come questo, per riconnettersi con la natura e con gli altri, per vivere la spiaggia della Marinella non come un mero luogo di svago, ma come un’esperienza significativa di benessere e di condivisione.
Si tratta di riscoprire il piacere di essere parte di una comunità che si prende cura del proprio territorio, un piccolo gesto di responsabilità che può fare la differenza.