giovedì 2 Ottobre 2025
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Genova

Nave da Israele a Genova: USB pronta allo sciopero e a bloccare il porto.

La segreteria nazionale dell’Unione Sindacale di Base (USB) ha ricevuto segnalazioni dai propri iscritti che indicano la potenziale imminenza dell’attracco, previsto per le ore 17:30 circa, presso il terminal Spinelli del porto di Genova, della nave mercantile “Medkon Perla”.
La rotta della nave, originaria di Israele e destinata a farvi ritorno, solleva immediatamente questioni di natura geopolitica e umanitaria che richiedono la massima attenzione.

L’USB, in linea con i propri principi di trasparenza e difesa dei diritti dei lavoratori e della comunità, esprime la propria preoccupazione per l’eventuale carico trasportato dalla “Medkon Perla”.

Pur non avendo al momento informazioni precise sulla natura delle merci, il sindacato non esclude che possano essere inclusi armamenti o materiali destinati a conflitti armati.

Considerando la gravità della situazione, l’USB si riserva il diritto di riconvocare immediatamente lo sciopero del lavoro portuale, un atto volto a bloccare le operazioni di carico e scarico, e a impedire l’ingresso nel porto di merci potenzialmente destinate ad alimentare tensioni internazionali e violazioni dei diritti umani.
Il sindacato invita la cittadinanza a mantenere un elevato livello di vigilanza e a prepararsi a partecipare a una mobilitazione di protesta.

Il punto di raccolta e il fulcro della potenziale azione sarà il presidio permanente e il blocco stradale di Varco Albertazzi, già attivo da questa mattina.

Questo luogo è stato scelto strategicamente per la sua posizione chiave nel controllo degli accessi al porto e per la sua capacità di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica.
L’USB ribadisce il proprio impegno a promuovere un dibattito pubblico informato e responsabile sulle implicazioni etiche e politiche del commercio di armi e sulla necessità di una politica estera italiana più coerente con i principi di pace e giustizia sociale.

La situazione che si sta profilando rappresenta un’occasione cruciale per esercitare il diritto di dissenso e per chiedere conto alle istituzioni nazionali e internazionali delle loro responsabilità.
Il presidio a Varco Albertazzi mira a catalizzare l’attenzione su questa problematica e a sollecitare un intervento immediato volto a garantire la sicurezza e il benessere della collettività.
L’USB invita infine tutti i soggetti sensibili alle tematiche umanitarie e alla pace di aderire all’iniziativa e di contribuire a far sentire la voce della cittadinanza.

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