Il manto nero e argenteo di Night Spirit, pastore australiano dal cuore di eroe, è ora silenzioso. A quattordici anni, un’esistenza intensa e dedicata si è spenta, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore della Polizia di Stato di Genova e in quello di chi ha beneficiato della sua straordinaria abilità. Per undici anni, un legame profondo e simbiotico ha unito il cane da soccorso all’Ispettore Laura Bisio, un’unità operativa che ha incarnato l’efficacia e la dedizione del servizio pubblico.La carriera di Night Spirit non è stata una semplice sequenza di interventi, ma una testimonianza tangibile del potenziale di collaborazione tra uomo e animale nel salvataggio di vite umane. Il suo fiuto eccezionale, affinato da un addestramento rigoroso e costantemente aggiornato, si è rivelato cruciale in innumerevoli emergenze, trasformando la disperazione in speranza. L’ultimo atto eroico, compiuto a salvaguardia di un ottantasettenne affetto da ipovisione disperso in un territorio devastato da un incendio imponente alle porte di Genova, ne è solo l’ultimo esempio.Ma è il crollo del Ponte Morandi a definire, in modo indelebile, l’eredità di Night Spirit. In un momento di caos e di dolore indicibile, l’abilità del cane si è manifestata con una lucidità straordinaria. Individuò tre donne intrappolate sotto le macerie, un miracolo di perseveranza e precisione olfattiva. La discesa nel greto del fiume, ostacolata da un intrico di vetri e lamiere taglienti, non lo fermò. Le ferite alle zampe furono un prezzo accettabile per la salvezza di altri tre sopravvissuti, dimostrando una resilienza e un coraggio che vanno oltre la semplice addestramento. La notizia della sua scomparsa, comunicata con profonda commozione dalla Polizia di Stato, sancisce la fine di un capitolo importante nella storia del soccorso genovese. Night Spirit non correrà più sui luoghi delle emergenze, ma, come recita il comunicato, “correrà sul ponte dell’arcobaleno”, un simbolo di pace e di ricompensa per il suo instancabile servizio. La sua memoria, tuttavia, rimarrà un monito costante sull’importanza della preparazione, della collaborazione e, soprattutto, dell’empatia che lega il poliziotto al suo fedele compagno a quattro zampe. La sua figura incarna l’essenza del servizio: un dovere compiuto con abnegazione e amore.