mercoledì 6 Agosto 2025
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nuovi PDTA cospettando unendo la qualità della vita.

Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) per la Celiachia: Un Modello Integrato per la LiguriaLa Regione Liguria ha recentemente implementato un’iniziativa strategica volta a ottimizzare l’assistenza ai pazienti affetti da celiachia, attraverso la creazione di Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) distinti per fasce d’età (pediatrica e adulta).

Questo approccio rappresenta un impegno concreto per garantire una diagnosi tempestiva e accurata, trattamenti personalizzati, un monitoraggio continuo e, soprattutto, l’uniformità delle cure su tutto il territorio regionale.
L’elaborazione di questi PDTA non è stata un’impresa isolata, ma il risultato di una collaborazione sinergica tra diversi attori del sistema sanitario ligure: professionisti sanitari, esperti del settore, rappresentanti delle associazioni di pazienti e dirigenti regionali.
Questa partecipazione attiva ha permesso di integrare le migliori evidenze scientifiche con l’esperienza clinica e le esigenze concrete dei pazienti, dando vita a un modello di assistenza completo e centrato sulla persona.

La celiachia, una malattia autoimmune scatenata dall’ingestione di glutine, può manifestarsi a qualsiasi età, dall’infanzia all’età avanzata, con un impatto significativo sulla qualità di vita dei pazienti.
Il PDTA si pone l’obiettivo di affrontare non solo le complicanze cliniche della malattia, ma anche le ripercussioni psicologiche e sociali che essa comporta, promuovendo un approccio olistico e multidisciplinare.
Un elemento chiave del PDTA è l’enfasi sulla diagnosi precoce.

Ritardare l’individuazione della celiachia può comportare conseguenze negative per la salute del paziente, come malnutrizione, ritardo di crescita nei bambini, osteoporosi e un aumentato rischio di sviluppare altre patologie autoimmuni.
Il percorso diagnostico prevede una serie di indagini specifiche, che includono test sierologici, biopsia duodenale e, in alcuni casi, indagini genetiche.

Una volta confermata la diagnosi, il trattamento principale è l’adozione di una dieta rigorosamente priva di glutine.
Il PDTA fornisce indicazioni precise su come seguire una dieta corretta, come riconoscere i prodotti consentiti e come gestire le situazioni di errore diagnostico.
Inoltre, il percorso prevede un follow-up regolare per monitorare l’aderenza alla dieta, valutare l’eventuale presenza di complicanze e fornire supporto psicologico e sociale.

L’Istituto Gaslini, riconosciuto come centro HUB regionale per la celiachia pediatrica, gioca un ruolo cruciale nell’implementazione del PDTA.

Grazie alla sua esperienza ventennale e alla sua visione multidisciplinare, l’Istituto è in grado di offrire un’assistenza altamente specializzata ai pazienti pediatrici, garantendo un percorso di cura personalizzato e continuo.
La rete Gaslini Diffuso, con ambulatori dedicati in tutti i presidi territoriali, facilita l’accesso alle cure e promuove l’integrazione tra l’assistenza specialistica e quella territoriale.
Un aspetto particolarmente innovativo del PDTA è l’attenzione alla transizione di cura verso i servizi per adulti.
Questo passaggio delicato richiede un’organizzazione accurata per garantire che i giovani pazienti continuino a ricevere cure adeguate anche quando smettono di essere seguiti dagli ambulatori pediatrici.

Il PDTA prevede un percorso di accompagnamento strutturato per facilitare questa transizione e garantire la continuità dell’assistenza.

In sintesi, l’implementazione dei PDTA per la celiachia in Liguria rappresenta un passo avanti significativo verso un sistema sanitario più equo, efficiente e centrato sul paziente.
Grazie alla collaborazione tra diversi attori, all’adozione di un approccio multidisciplinare e all’attenzione alla transizione di cura, questi percorsi promettono di migliorare la qualità di vita dei pazienti celiaci e di garantire loro un’assistenza completa e personalizzata lungo tutto l’arco della loro vita.

Il modello ligure si pone come esempio per altre regioni, dimostrando come l’integrazione di competenze, risorse e visione possa portare a risultati concreti per la salute della comunità.

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