martedì 30 Settembre 2025
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Pronto Soccorso Liguri: Consiglio Regionale approva sicurezza h24

La crescente ondata di violenza e aggressioni nei reparti di Pronto Soccorso liguri ha spinto il Consiglio Regionale a unanimemente approvare un atto formale, un ordine del giorno che impegna l’esecutivo regionale ad implementare una misura urgente e strutturale: la presenza costante, h24, di un presidio di sicurezza rappresentato da forze dell’ordine – Polizia e Carabinieri in sinergia – in ciascuno degli ospedali della regione.
Questa decisione, frutto di una richiesta sollevata dalle opposizioni, riflette una preoccupazione diffusa e una necessità impellente di riqualificare l’ambiente ospedaliero, trasformandolo da luogo di cura a teatro di scontri e insicurezza.

La decisione non è una semplice risposta all’emergenza, ma l’ammissione di una crisi sistemica più profonda.
L’aumento delle aggressioni al personale sanitario, spesso esposto a situazioni di stress estremo e sovraccarico di lavoro, non è un fenomeno isolato, ma il sintomo di una malattia che affligge l’intero sistema sanitario.

Si tratta di un sistema sotto pressione, con risorse umane insufficienti, con un carico di lavoro insostenibile e, in alcuni casi, con una percezione di abbandono da parte delle istituzioni.
Come sottolinea la consigliera Katia Piccardo, l’attivazione di questi presidi di sicurezza non è sufficiente.
Essa deve essere accompagnata da un piano di riorganizzazione complessivo del sistema sanitario, con un’attenzione prioritaria alle assunzioni di personale qualificato.
Il corpo medico e infermieristico, in prima linea nella difesa della salute pubblica, non può essere lasciato esposto a rischi ingiustificati.
La loro sicurezza deve essere garantita non solo attraverso la presenza di forze dell’ordine, ma anche con politiche di supporto psicologico, di formazione sulla gestione delle situazioni di conflitto e di revisione degli orari di lavoro.
L’approvazione di questo ordine del giorno segna un primo passo verso un cambiamento di paradigma.
È necessario che le istituzioni comprendano che la sicurezza degli operatori sanitari è parte integrante della sicurezza pubblica.

Un Pronto Soccorso sicuro è un Pronto Soccorso funzionale, in grado di offrire cure adeguate a tutti i cittadini.

La presenza costante di forze dell’ordine non deve essere percepita come una misura repressiva, ma come un elemento di deterrenza e di garanzia della legalità, volto a restituire dignità e serenità agli operatori sanitari e ai pazienti.
La decisione del Consiglio Regionale pone ora un’imperativa sfida all’esecutivo: tradurre l’atto formale in azioni concrete, con tempistiche chiare e risorse adeguate.
La riqualificazione dei Pronto Soccorsi liguri richiede un impegno congiunto di tutte le parti interessate: istituzioni, operatori sanitari, forze dell’ordine e cittadini.

Solo attraverso un approccio multidisciplinare e una visione strategica sarà possibile restituire ai Pronto Soccorsi la loro primaria vocazione: essere luoghi di cura sicuri, accoglienti e all’altezza delle sfide del futuro.

La tutela della salute pubblica passa anche, e soprattutto, attraverso la tutela di chi la cura.

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