La circolazione sull’autostrada A7 Genova-Milano ha subito un’interruzione significativa, con la chiusura totale del casello di Genova Ovest in entrambe le direzioni.
L’evento, inaspettato e di notevole impatto sulla viabilità, è stato causato da una manifestazione organizzata da diverse sigle sindacali di base.
Il corteo, animato da un profondo senso di indignazione e solidarietà, si è focalizzato sulla denuncia del conflitto in corso nella Striscia di Gaza e nel suo impatto umanitario, esprimendo sostegno all’iniziativa “Global Sumud Flotilla”, un movimento di attivisti che promuove il diritto alla libertà di movimento e all’accesso alle risorse per i palestinesi.
Autostrade per l’Italia (Aspi), società concessionaria della tratta autostradale, ha diramato un comunicato ufficiale, precisando che la chiusura interessa il tratto compreso tra lo svincolo che permette l’immissione sull’autostrada A10 Genova-Ventimiglia e lo stesso casello di Genova Ovest.
Il blocco, innescato dalla presenza del corteo direttamente all’altezza della barriera autostradale, ha generato lunghe code e disagi per migliaia di automobilisti.
In particolare, si registrano circa due chilometri di coda tra il bivio dell’A7 con l’A12 Genova-Livorno e il bivio dell’A7 con l’A10 Genova-Ventimiglia, a testimonianza dell’impatto esteso sull’intero sistema viario.
L’interruzione del traffico ha provocato ripercussioni non solo sull’autostrada, ma anche sulla rete stradale urbana di Genova, con particolare criticità riscontrate sulle arterie che convergono verso il nodo stradale di San Benigno.
La protesta, al di là delle conseguenze immediate sulla mobilità, solleva interrogativi complessi sulla libertà di espressione, il diritto di manifestare e la gestione di situazioni di conflitto che si riverberano sulla vita quotidiana dei cittadini.
Il fenomeno del “sumud”, termine arabo che significa “resistenza pacifica e radicata”, sottolinea l’intento di un impegno continuo e non violento volto a contrastare l’ingiustizia percepita, ed è evidente come questo sentimento si traduca in azioni concrete come la presente manifestazione.
La scelta del casello autostradale come punto focale della protesta mira a massimizzare l’attenzione mediatica e a sensibilizzare un pubblico ampio sulle problematiche legate al conflitto israelo-palestinese e sulla necessità di un intervento umanitario urgente.