venerdì 8 Agosto 2025
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Genova

Rapallo, nuova emergenza: divieto di balneazione alle Saline

Un’ennesima battuta d’arresto per la stagione balneare di Rapallo: a malapena l’acqua di San Michele di Pagana si è rivelata nuovamente accogliente, il Comune si trova a dover gestire una nuova, seria preoccupazione che impone il divieto di balneazione a un’altra rinomata area, la spiaggia Le Saline.
Questa nuova limitazione, resa nota oggi, si aggiunge a una serie di episodi che stanno mettendo a dura prova la tranquillità delle acque rapallesi.

L’ordinanza precauzionale, emessa in seguito a un allarme proveniente da Iren, segnala la presenza di scarichi non depurati nel torrente Boate, precisamente all’altezza del civico 7 di Via Dante.
Questo evento, purtroppo non isolato, solleva interrogativi sulla tenuta e sull’efficienza dell’infrastruttura fognaria locale e sulla sua capacità di rispondere adeguatamente alle esigenze di un territorio sempre più esposto a fenomeni meteorologici estremi e a un crescente afflusso turistico.

Il Comune di Rapallo ha prontamente attivato le procedure necessarie, affidando a una ditta specializzata l’intervento di riparazione dell’anomalia riscontrata.

Tuttavia, la misura più urgente e prioritaria è stata la sospensione temporanea della balneazione nella zona interessata, una decisione volta a salvaguardare la salute pubblica e la sicurezza dei bagnanti.
Il divieto, di natura precauzionale, resterà in vigore fino a quando non saranno completati i lavori di ripristino e i risultati dei prelievi ambientali effettuati da Arpal (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) confermeranno l’idoneità delle acque marine a ospitare nuovamente i bagnanti.
Tali analisi approfondite consentiranno di valutare con precisione il livello di contaminazione e di accertare l’assenza di rischi per la salute umana.
L’accumulo di emergenze, che in poche settimane ha visto anche San Michele di Pagana affrontare restrizioni simili, evidenzia una problematica strutturale che necessita di un’analisi approfondita e di soluzioni a lungo termine.

Non si tratta semplicemente di gestire singoli incidenti, ma di affrontare un quadro più ampio che coinvolge la vulnerabilità delle infrastrutture, la gestione delle risorse idriche e la necessità di investimenti mirati alla prevenzione di eventi critici.

La situazione pone l’attenzione sulla fragilità del sistema idrico e sulla necessità di un approccio integrato che consideri gli impatti ambientali, sanitari ed economici di tali emergenze.

La comunità rapallese, e l’intera regione, è chiamata a riflettere su come garantire la sostenibilità delle proprie risorse naturali e la protezione della salute dei propri cittadini.

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