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giovedì 23 Ottobre 2025

Rimodulazione AMT: Tariffe più accessibili per chi ne ha bisogno.

Rimodulazione del Sistema Tariffario AMT: Un Equilibrio tra Accessibilità e SostenibilitàLa Municipalizzata Trasporti Genovesi (AMT) si appresta a introdurre una revisione radicale del proprio sistema tariffario a partire dal 1° novembre, un intervento strutturale volto a garantire la sopravvivenza economica dell’azienda e a rispondere a una situazione finanziaria definita “emergenziale” dalla sindaca Silvia Salis.
Il piano, presentato a Palazzo Tursi, segna la fine di un’era di gratuità generalizzata, che si è dimostrata insostenibile nel lungo periodo.

L’elemento centrale della riforma è la progressiva eliminazione delle esenzioni dalla tariffa per i residenti, eccezion fatta per alcune categorie specifiche.
Si conferma l’accesso gratuito alla rete per i minori di 14 anni e per gli studenti universitari con un Isee fino a 13.000 euro, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nel tessuto sociale e la necessità di garantire loro la mobilità.
Anche gli over 70, una platea particolarmente sensibile, manterranno il diritto alla gratuità, ma solo per coloro che rientrano nei limiti di reddito stabiliti (Isee inferiore a 12.000 euro).

La decisione di rivedere le tariffe riflette una profonda analisi delle dinamiche finanziarie dell’AMT, che si è trovata a fronteggiare un aumento esponenziale dei costi operativi e una riduzione dei flussi di entrate.

La sindaca Salis ha sottolineato come le politiche di gratuità, inizialmente presentate come un elemento di innovazione e inclusione, abbiano, di fatto, aggravato la situazione economica dell’azienda.
Sono in corso interlocuzioni con la Regione Liguria per individuare soluzioni condivise e sostenibili.

L’introduzione del reddito come parametro di riferimento per la definizione delle tariffe degli abbonamenti annuali rappresenta una novità significativa.

L’abbonamento agevolato urbano ed extraurbano, precedentemente offerto a 295 euro, viene eliminato.

Per i residenti con Isee superiori a 12.000 euro, l’abbonamento integrato urbano ed extraurbano avrà un costo di 395 euro, mentre l’abbonamento urbano ed extraurbano solo urbano e solo extraurbano costeranno rispettivamente 350 euro.

Per le fasce di popolazione meno abbienti, sarà disponibile un abbonamento a prezzo ridotto di 120 euro, legato all’ISEE.
Nonostante le modifiche, i prezzi dei biglietti singoli (AMT a 2 euro o integrato con Trenitalia a 2,20 euro) e delle soluzioni a tempo (carnet, settimanali, mensili) rimangono invariati.
Viene introdotta una fase sperimentale di gratuità della rete nelle ore notturne e nelle domeniche, un’iniziativa volta a testare l’impatto di una maggiore accessibilità su flussi e costi.
Un’ulteriore novità è l’introduzione di un abbonamento annuale dedicato esclusivamente all’utilizzo degli ascensori, delle funicolari, del servizio taxibus e delle linee con capolinea in aree periferiche, al costo di 160 euro.
Questo prodotto mira a rispondere alle esigenze di mobilità di specifici segmenti di popolazione e a valorizzare le infrastrutture di trasporto complementari.
La riforma tariffaria AMT si configura quindi come un tentativo di bilanciare l’imperativo della sostenibilità economica con la necessità di garantire l’accessibilità ai servizi di trasporto pubblico per tutti i cittadini, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili.
L’obiettivo è quello di salvaguardare la qualità del servizio offerto e di assicurare la continuità operativa dell’azienda nel lungo periodo.

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