Il Rinnovo del Materiale RoTabile Regionale: Uno Sguardo al Trasporto Ferroviario in Liguria e in ItaliaIl trasporto ferroviario regionale italiano si trova a un bivio cruciale, testimone di una progressiva modernizzazione che, tuttavia, rivela profonde disparità territoriali.
Secondo l’analisi della ventesima edizione del rapporto “Pendolaria” di Legambiente, la Liguria si posiziona in una posizione relativamente favorevole, con una flotta ferroviaria regionale che, nel 2025, dovrebbe attestarsi a un’età media di 11 anni.
Questo dato la colloca al sesto posto a livello nazionale, condividendo questa posizione con la Sicilia.
Tuttavia, è importante sottolineare che nella valutazione siciliana viene considerata esclusivamente la flotta Trenitalia, escludendo il materiale rotabile di altre società.
Il quadro nazionale è variegato.
Marche, Puglia e Sardegna (considerando solo Trenitalia) guidano la classifica con flotte più giovani, rispettivamente a 8, 8,4 e 9 anni, seguite dalla Basilicata e dal Piemonte.
Al contrario, l’Umbria si distingue come la regione con la flotta più datata, con un’età media di 20,8 anni, seguita da Molise, Campania, Abruzzo e Calabria.
La media nazionale si fissa a 14,7 anni, evidenziando un divario significativo tra le regioni più virtuose e quelle che necessitano di interventi più urgenti.
La Liguria, pur beneficiando di una flotta relativamente giovane, non è immune alle sfide del contesto italiano.
Solo il 15% dei treni liguri supera i 15 anni, una percentuale tra le più basse a livello nazionale, in netto contrasto con regioni come l’Umbria (91,2%), il Molise (79%), la Campania (75,2%), la Calabria (62,2%) e l’Abruzzo (56,2%).
Questo dato riflette un impegno rinnovato nella modernizzazione del parco mezzi, ma mette in luce anche la necessità di una pianificazione oculata e di investimenti mirati per garantire la sostenibilità del servizio.
In termini di risorse finanziarie, la Liguria si posiziona al nono posto per investimenti nel servizio ferroviario regionale nel 2024, con 17,33 milioni di euro stanziati, di cui 2,6 destinati al materiale rotabile (0,39% del bilancio regionale).
Questa cifra, pur incoraggiante, sottolinea la necessità di incrementare gli investimenti per colmare il divario con le regioni più virtuose e per rispondere alle esigenze di un trasporto ferroviario moderno e efficiente.
Il rapporto “Pendolaria” evidenzia inoltre la crescente vulnerabilità delle infrastrutture ferroviarie di fronte agli eventi meteorologici estremi.
Nel corso del 2024, la Liguria ha subito sei eventi di questo tipo, causando interruzioni e danni alle linee.
L’episodio del 22 settembre, con l’esondazione del fiume Bormida, ha provocato la sospensione del traffico ferroviario sulle linee Savona/Alessandria e Savona/Torino, oltre alla linea Breil-Ventimiglia.
Questo fenomeno, amplificato dai cambiamenti climatici, richiede interventi di resilienza delle infrastrutture e una pianificazione attenta alla gestione del rischio.
Infine, il rapporto critica aspramente l’efficienza e la puntualità delle linee Torino-Savona e Torino-Milano, considerate tra le più problematiche a livello regionale.
La risoluzione di queste criticità, attraverso investimenti in infrastrutture, modernizzazione del materiale rotabile e miglioramento della gestione del traffico, rappresenta una priorità per garantire un servizio di trasporto ferroviario regionale di qualità e competitivo.
La modernizzazione delle flotte, seppur positiva, è solo una parte della soluzione; è fondamentale un approccio integrato che consideri l’infrastruttura, la gestione, la resilienza climatica e l’esperienza del passeggero.






