L’eco di un trionfo risuona tra le colline di Roma, sancendo il ritorno dell’Italia al vertice della petanque mondiale.
Un successo che si poggia sulle fondamenta poste l’anno precedente a Digione e che si materializza con una medaglia d’oro nell’Individuale maschile, conquistata durante i Campionati del Mondo ospitati nell’affascinante cornice del Galoppatoio di Villa Borghese.
Un evento di portata internazionale, frutto della collaborazione virtuosa tra la Federazione Italiana Bocce (FIB), i ministeri Sport e Ambiente, la Regione Lazio e l’amministrazione capitolina, che ne ha elevato il profilo, proiettando l’immagine del nostro Paese come patria di eccellenze sportive e di valori di sostenibilità ambientale.
Il protagonista assoluto di questa storica vittoria è Diego Rizzi, pluricampione nato nel 1994 a Bordighera, un atleta che incarna la dedizione, la tenacia e la passione per questo sport che coniuga tecnica, strategia e precisione.
La sua performance, culminata con la vittoria sul malgascio Joseph Ramnointiara con un punteggio di 13-8, testimonia un percorso di crescita costante e una maturità atletica che lo pongono tra i migliori al mondo.
La semifinale, vinta con un sofferto 13-11 contro l’olandese Kees Koogje, ha prefigurato la difficoltà dell’impresa, ma non ha scalfito la determinazione del campione italiano.
La vittoria di Rizzi non è solo un risultato personale, ma un simbolo per tutta la petanque italiana, un movimento sportivo in continua evoluzione che guarda al futuro con ambizione e consapevolezza.
La medaglia di bronzo conquistata dalla coppia composta da Alessio Cocciolo e Diego Rizzi aggiunge ulteriore lustro al bottino azzurro, rafforzando l’immagine di una squadra coesa e competitiva.
“Un’emozione indescrivibile,” ha commentato il presidente della FIB, Roberto Favre, con un misto di orgoglio e gioia per l’esordio ufficiale nel suo ruolo.
Favre ha sottolineato l’importanza di questa vittoria per il movimento petanque italiano, evidenziando la straordinaria carriera di Diego Rizzi, arricchita da tre titoli mondiali senior e due da Under 18, un palmares che lo consacra come una leggenda vivente.
La vittoria rappresenta un momento di grande lustro per lo sport italiano, confermando la petanque come disciplina capace di competere ad altissimi livelli, incarnando valori di sportività, rispetto dell’avversario e passione per l’eccellenza.
Questa vittoria non è solo un trionfo sportivo, ma anche un’occasione per promuovere l’immagine del nostro Paese, valorizzando il patrimonio storico, artistico e culturale che lo rende unico al mondo.
Il successo di Roma alimenta la speranza di ulteriori conquiste e di un futuro radioso per la petanque italiana.