domenica 7 Settembre 2025
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Genova

Sagra del Bagnun: festa, gusto e appello per la pesca sostenibile

La 65ª edizione della Sagra del Bagnun a Riva Trigoso, nel cuore del territorio genovese, si è conclusa con un tripudio di sapori e colori, distribuendo oltre tremila porzioni di questo piatto iconico, il bagnun di acciughe, a un pubblico entusiasta.
La manifestazione, un pilastro della tradizione culinaria ligure, ha rappresentato un’occasione imperdibile per celebrare la ricchezza del pesce azzurro e le sue inestimabili radici culturali.

Il bagnun, più che un semplice piatto, è un vero e proprio simbolo dell’identità ligure, un connubio sapiente tra l’acciuga del Mar Ligure, le gallette di mais, il cipollotto fresco e l’olio extravergine d’oliva.

La sua preparazione, tramandata di generazione in generazione, evoca ricordi d’infanzia, racconti di mare e la laboriosità dei pescatori.
Quest’anno, l’evento ha visto un’imponente partecipazione, testimonianza della sua importanza nel tessuto sociale ed economico locale.

Dietro al successo della Sagra del Bagnun si cela l’impegno instancabile di un corpo di volontari, veri e propri custodi della tradizione, riconoscibili con le loro caratteristici maglie a righe biancoazzurre.
Il loro contributo, unitamente al supporto delle istituzioni locali, ha permesso di creare un’atmosfera festosa e accogliente, capace di attrarre visitatori da tutta Italia.

Tuttavia, l’evento si è svolto in un contesto segnato da preoccupazioni concrete.

I pescatori liguri hanno espresso la loro apprensione riguardo alla rarefazione delle acciughe nel Mar Ligure, un fenomeno che solleva interrogativi sulla sostenibilità della pesca e sulla necessità di adottare misure di tutela per preservare questa risorsa preziosa.

La diminuzione degli stock ittici è un campanello d’allarme che richiede un’analisi approfondita delle cause, che potrebbero essere legate a fattori ambientali, cambiamenti climatici o pratiche di pesca non sostenibili.
La Sagra del Bagnun, pur nella sua allegria, si è quindi configurata come un monito a non dare per scontata la ricchezza del mare e a promuovere un approccio responsabile alla pesca, che concili la salvaguardia dell’ambiente con le esigenze delle comunità locali.
L’esplosione di luci che ha concluso la manifestazione, un suggestivo spettacolo pirotecnico sul mare, ha illuminato non solo il cielo notturno, ma anche la necessità di un futuro più sostenibile per la pesca ligure e per la preservazione della sua inestimabile eredità gastronomica.
La manifestazione si è rinnovata, non solo come festa del gusto, ma anche come piattaforma per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere un dialogo costruttivo sulle sfide che attendono il settore ittico.

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