La Sampdoria è sull’orlo di una netta separazione da Luca Silvani, ex responsabile del settore giovanile, un addio reso inevitabile dalle pesanti accuse emerse a seguito dell’inchiesta televisiva condotta da “Le Iene”. La vicenda, che ha scosso profondamente il club genovese, ha portato alla sospensione del dirigente in attesa di accertamenti più approfonditi.Silvani, difeso dai propri legali, ha rilasciato una dichiarazione in cui nega con fermezza qualsiasi coinvolgimento in pratiche irregolari. L’ex responsabile sostiene di non aver mai autorizzato, né sottoscritto, né approvato accordi che potessero collegare il tesseramento del giovane calciatore Emanuele Profeti a presunte sponsorizzazioni, che, a suo dire, non si sono mai concretizzate. Questa smentita, tuttavia, non placa le turbolenze che agitano il club di Bogliasco.Il momento è particolarmente delicato per la Sampdoria, impegnata in una lotta salvezza cruciale contro la Salernitana. L’ombra dello scandalo si proietta sulla squadra, complicando ulteriormente un campionato già al cardiopalma. La dirigenza, consapevole della necessità di ristabilire un clima di trasparenza e fiducia, sta valutando una profonda revisione del settore giovanile, con l’intenzione di sostituire non solo Silvani, ma anche altri membri chiave della struttura.L’inchiesta, che ha sollevato interrogativi inquietanti sulla gestione dei talenti nel calcio italiano minore, non si limita alla vicenda Profeti. La Procura Federale, seguendo un percorso investigativo che mira a far luce su dinamiche potenzialmente illecite, potrebbe presto formalizzare una richiesta di accesso agli atti e alla documentazione relativa alla questione. Questa decisione segnerebbe un’escalation nell’indagine, aprendo la strada a un’analisi più dettagliata delle pratiche di gestione dei giovani calciatori e dei flussi finanziari che li riguardano. Il caso Silvani, lungi dall’essere una semplice vicenda dirigenziale, si configura come un campanello d’allarme che evidenzia la fragilità del sistema e la necessità di rafforzare i controlli e la trasparenza nella formazione dei futuri talenti del calcio italiano. Si tratta di un momento cruciale per la Sampdoria, chiamata a dimostrare la propria volontà di abbracciare un cambiamento radicale e di ripristinare i valori fondamentali dello sport.