Nel corso della notte, un episodio di gravità inaudita ha sconvolto la tranquilla cornice di Sampierdarena, a Genova, culminando in arresti, denunce e ferite per agenti di polizia. L’incidente, scaturito da una semplice attività di controllo del territorio, si è rapidamente trasformato in un complesso scenario di resistenza, aggressione e ostilità verso le forze dell’ordine.Un equipaggio dell’Unità di Polizia di Intervento Strategico (UPGSP), impegnato in una routine di monitoraggio del quartiere, ha intercettato una vettura che sfrecciava a velocità eccessiva in via Reti. L’attenzione degli agenti è stata immediatamente catturata dalla violazione del codice della strada, concretizzata nel passaggio con il rosso all’intersezione con via Stennio. Il conducente, reagendo alla presenza della volante, ha innescato una fuga precipitosa, caratterizzata da manovre pericolose che hanno messo a repentaglio l’incolumità di pedoni e altri utenti della strada. La corsa, proseguita a velocità sostenuta, ha visto l’autovettura invertire dirottori e procedere contromano lungo diverse vie, per concludersi con un impatto contro il semaforo di Piazza Masnata.Immediatamente, gli operatori, mossi dalla necessità di prestare soccorso a eventuali feriti, sono usciti dalla vettura. La risposta degli occupanti è stata inattesa e violenta: un’aggressione improvvisa, caratterizzata da calci e sbracciate, ha reso vano il tentativo di assistenza. Durante le fasi di identificazione e perquisizione presso il comando di polizia, è emerso che il conducente, un giovane di 19 anni, era in possesso unicamente di un foglio rosa, privo di patente, ed occultava circa quattro grammi di hashish, con conseguente segnalazione alla Prefettura per detenzione di stupefacenti.Oltre alle sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada – che includono eccesso di velocità, mancato rispetto della segnaletica, guida senza accompagnatore abilitato, assenza di documenti di circolazione e comportamento pericoloso nei confronti dei passanti – è stato disposto il sequestro penale del veicolo, risultatone di proprietà di un parente.Un secondo individuo, un 26enne presente a bordo, è stato deferito per resistenza a pubblico ufficiale, mentre il terzo passeggero, con una ferita al volto, era stato già affidato alle cure del personale sanitario. Nel mentre, durante i rilievi della Polizia Scientifica, un uomo di 42 anni, identificatosi come padre del conducente, si è avvicinato con l’intenzione di riprendere l’episodio con un dispositivo elettronico. L’uomo, in un atteggiamento provocatorio, ha iniziato ad inveire contro gli agenti, frapponendosi tra la vettura e il personale di polizia. La volante di supporto ha tentato di dissuaderlo e identificarlo, ma l’uomo ha rifiutato di fornire i propri dati anagrafici, scagliandosi poi contro gli operatori in una colluttazione che ha provocato lesioni a uno di loro, con una prognosi di cinque giorni.Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, l’uomo è stato denunciato anche per lesioni aggravate e rifiuto di fornire informazioni sull’identità personale. L’episodio solleva interrogativi significativi sull’escalation di violenza e sulla necessità di rafforzare la collaborazione tra famiglie e forze dell’ordine per garantire la sicurezza pubblica.