cityfood
cityeventi
venerdì 7 Novembre 2025

Schema illecito a Genova: agenti di polizia e assicuratore indagati

Un’indagine complessa, sviluppatasi a Genova, ha portato alla luce un sofisticato schema di gestione illecita di capitali, che ha coinvolto tre agenti di polizia e un assicuratore, accusati di aver violato le disposizioni del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria.

L’attività, protrattasi dal 2017 al 2023, avrebbe visto la movimentazione di circa quattro milioni di euro, frutto dei risparmi di un ampio numero di investitori, perlopiù colleghi e conoscenti.
L’inchiesta ha preso avvio nel 2022, in seguito alla denuncia presentata da una delle clienti, innescando un’indagine condotta dalla Procura di Genova, coordinata dal procuratore Fabrizio Givri, e delegata alla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza.
Le indagini hanno rivelato una struttura organizzata, con uno degli agenti che, in modo proattivo, aveva creato e promosso una piattaforma di investimento online, sfruttando i social media e la rete per ampliare la base di potenziali investitori.
Questo utilizzo strategico dei canali digitali, volto a creare fiducia e ad attrarre capitali, rappresenta un elemento significativo nell’analisi delle dinamiche criminali.

Il ruolo degli altri due colleghi e dell’assicuratore era cruciale: si occupavano di individuare e presentare gli investitori, beneficiando di una commissione pari al 25% degli interessi generati.
Questo sistema di incentivi, strutturato per premiare l’acquisizione di nuovi clienti, evidenzia l’aspetto commerciale e di profitto alla base dell’attività illecita.
Una volta acquisiti i capitali, l’organizzatore principale procedeva all’apertura di conti di trading online, apparentemente a nome degli investitori, per avviare le operazioni speculative.

Le perquisizioni eseguite nei mesi recenti hanno portato alla luce un quadro dettagliato dell’organizzazione e hanno permesso di identificare oltre 150 investitori, con quote di investimento variabili tra i 2.000 e i 350.000 euro.

La diversità delle somme investite suggerisce un’ampia gamma di profili di investitori, potenzialmente con livelli di rischio e di comprensione dei mercati finanziari differenti.

L’attività investigativa, complessa e articolata, ha coinvolto un’analisi approfondita di flussi finanziari, documentazione contabile e intercettazioni telefoniche.

Gli indagati, assistiti da un team di legali (Michela Porcile, Giuseppe Maria Gallo, Rachele De Stefanis, Igor Dante e Silvia Sale), sono stati interrogati e hanno fornito le proprie versioni dei fatti.
L’emissione degli avvisi di conclusione indagine segna una fase cruciale del procedimento, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio, che determinerà l’avvio del processo.
La vicenda solleva interrogativi importanti sulla vigilanza del sistema finanziario e sulla necessità di rafforzare i controlli a tutela degli investitori, soprattutto in un contesto caratterizzato dalla crescente diffusione di piattaforme di trading online e dalla facilità di accesso ai mercati finanziari.

L’inchiesta evidenzia, inoltre, la necessità di un’attenta valutazione dei conflitti di interesse e delle incompatibilità per i dipendenti pubblici, al fine di prevenire abusi e comportamenti scorretti.

- pubblicità -
- Pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap