mercoledì 1 Ottobre 2025
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Scolmatore del Bisagno: Via la TBM, svolta per Genova

L’avvio delle operazioni di scavo dello scolmatore del Bisagno, attraverso l’impiego di una imponente Tunnel Boring Machine (TBM), rappresenta una pietra miliare per la Liguria e, in particolare, per Genova, segnando un punto di svolta nella gestione del rischio idrogeologico.

La macchina, un colosso tecnologico di circa 100 metri di lunghezza e 1.280 tonnellate di peso, dopo un complesso e delicato processo di assemblaggio, si appresta ad affrontare l’opera di perforazione, con una produttività stimata di venti metri al giorno.
L’evento, presieduto dal Presidente della Regione Liguria Marco Bucci, dall’Assessore Regionale Giacomo Giampedrone e dall’Assessore alle Infrastrutture del Comune di Genova Massimo Ferrante, non è un mero atto procedurale, ma simboleggia la conclusione di un percorso strategico volto a salvaguardare la città da eventi calamitosi.
Bucci, in qualità di Commissario di Governo per le opere contro il dissesto idrogeologico, ha sottolineato come questo intervento, unitamente al già realizzato scolmatore del Fereggiano e alla riqualificazione della copertura del Bisagno, costituisca una risposta concreta alla vulnerabilità idraulica che affligge il territorio.

L’obiettivo primario è ora accelerare il completamento dell’opera, riconoscendone l’importanza cruciale per la sicurezza della comunità.

Giampedrone ha evidenziato come l’utilizzo della TBM rivoluzioni il metodo di scavo, garantendo una notevole accelerazione dei tempi di realizzazione.
A seguito di questo avanzamento, si prevede una revisione del contratto d’appalto, con un riallineamento dei cronoprogrammi e un costante monitoraggio dell’attività fino al termine dei lavori.
La realizzazione dello scolmatore del Bisagno è infatti un’opera attesa da anni, percepita come un’imperativa necessità per la protezione della vallata e la riduzione del rischio per i residenti.
Ferrante ha ricordato come lo scolmatore del Bisagno permetta di sfruttare appieno le potenzialità dello scolmatore del Fereggiano, già completato con successo nel 2019 e fondamentale per migliorare la sicurezza idrogeologica dei quartieri di Marassi e Quezzi.

Guardando al futuro, l’attenzione si concentra ora sul riavvio dei lavori relativi al rio Rovare e al rio Noce nel quartiere di San Fruttuoso, un’area particolarmente vulnerabile e densamente popolata.
Il sblocco dei trenta milioni di euro già stanziati è cruciale per affrontare le problematiche idrogeologiche radicate in questa zona e garantire una soluzione definitiva a una situazione di emergenza cronica.
La sinergia tra le diverse infrastrutture, orchestrata dalla visione strategica delle istituzioni, testimonia un impegno concreto verso la resilienza territoriale e la protezione dei cittadini.

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