La comunità di Latte, frazione di Ventimiglia, è avvolta da un’angoscia palpabile.
Da venerdì sera, la scomparsa di un bambino di cinque anni ha trasformato la tranquilla località balneare in un teatro di ricerche incessanti e crescenti interrogativi.
Le operazioni, protrattesi ininterrottamente per tutta la notte, coinvolgono un dispositivo imponente di Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia e Volontari della Protezione Civile, impegnati in una scansione meticolosa del territorio circostante il camping dove il piccolo è stato visto per l’ultima volta.
L’area di ricerca, inizialmente circoscritta, si è progressivamente ampliata, inglobando boschi, aree impervie e zone limitrofe, a testimonianza della paura che il bambino si sia allontanato accidentalmente o, peggio, sia vittima di un evento inatteso.
I droni, le unità cinofile e le squadre di soccorso specializzate lavorano in sinergia, affrontando le sfide poste dalla conformazione del terreno e dalla scarsa illuminazione notturna.
Le indagini, guidate dalla Procura della Repubblica, si concentrano ora su un elemento cruciale: una Fiat Punto bianca, veicolo di proprietà dell’uomo che si era presentato come l’ultima persona ad averlo visto.
Il sequestro preventivo dell’autovettura, disposto ieri sera, è una misura necessaria per permettere una perizia tecnica accurata e la raccolta di prove potenzialmente decisive.
L’incongruenza nella testimonianza dell’uomo, inizialmente reticente e contraddittoria, ha sollevato dubbi e ha reso indispensabile un approfondimento più rigoroso del suo ruolo nella vicenda.
La prima versione, che descriveva un accompagnamento a piedi del bambino fino al bivio, è stata successivamente smentita dalla sua ammissione di averlo fatto salire sulla propria auto.
Questo cambiamento di dichiarazione, seppur potenzialmente derivante da un tentativo di riordinare i ricordi sotto pressione, ha innescato una nuova ondata di sospetti e ha reso necessaria una verifica puntuale di ogni dettaglio.
L’attenzione delle forze dell’ordine è ora focalizzata non solo sulla ricerca del bambino, ma anche sulla ricostruzione accurata degli eventi che hanno preceduto la sua scomparsa, con particolare attenzione ai movimenti dell’uomo e alla verifica delle sue dichiarazioni.
La comunità locale, profondamente scossa, si stringe attorno alla famiglia del bambino, sperando in un epilogo positivo e in una rapida risoluzione del mistero.
L’incertezza, la paura e la speranza si intrecciano in un’atmosfera carica di emotività, mentre la ricerca continua senza sosta.