L’assenza di comunicazioni ufficiali, una prassi consolidata all’interno del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), solleva interrogativi legittimi sulla paternità della recente nota che nega la proroga del progetto Skymetro e lancia l’allarmante previsione di una potenziale perdita di finanziamenti destinati a Genova. Tale comunicazione, contrariamente a quanto superficialmente interpretato, non riflette la reale situazione. Durante la mia esperienza come sottosegretario al MIT, abbiamo sempre sostenuto che la mancata esecuzione del progetto entro una data specifica non comporterebbe un trasferimento di risorse ad altre città, bensì potrebbe, al contrario, consentire un’allocazione flessibile per interventi correlati al trasporto pubblico rapido.La necessità di una revisione radicale del progetto Skymetro, tuttavia, appare inequivocabile. L’ostinazione a perseguire un’operazione irrimediabilmente compromessa – afflitta da vizi progettuali e limitazioni intrinseche, come ampiamente riconosciuto – pone seri dubbi sulla reale volontà di tutelare gli interessi prioritari di Genova da parte degli organi decisionali regionali e nazionali di orientamento conservatore.Il progetto, professato con entusiasmo dai vertici dell’amministrazione locale, si è rivelato, in sostanza, un’illusione, un’operazione priva di fondamenta solide. L’atteggiamento del Ministero competente, in questo frangente, dovrebbe essere orientato a una valutazione obiettiva, che tenga conto delle criticità emerse. Un’azione responsabile implicherebbe l’interruzione temporanea dell’iter e una profonda revisione strategica, non un’ostinata difesa di un percorso fallace.La decisione di negare la proroga richiesta dall’assessore alla mobilità Salis, appare, a mio avviso, dettata da motivazioni estranee al bene comune e riconducibile a una logica di rivalsa politica. Questo comportamento, lungi dal contribuire a migliorare l’efficienza della mobilità genovese, ne compromette irrimediabilmente il futuro. È imperativo che le istituzioni dimostrino di avere a cuore il benessere della comunità genovese, abbandonando pregiudizi e strumentalizzazioni a favore di una visione lungimirante e improntata alla trasparenza e alla collaborazione. La priorità deve essere la creazione di un sistema di trasporto pubblico rapido, moderno, sostenibile e realmente in grado di rispondere alle esigenze della città.
Skymetro Genova: Silenzi ministeriali e proroga negata, polemica in corso.
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