La ripresa della stagione dello Spezia calcio si tinge di nuovi volti, un segnale di rinnovamento che anticipa il ritiro precampionato in Alto Adige, sotto la guida esperta di Luca D’Angelo.
L’entusiasmo di un giovane talento, reduce dalla cocente sconfitta di una finale contro la Cremonese, testimonia l’attrazione esercitata dalla società e dalla sua tifoseria, un legame immediato rafforzato da una promessa: giocare per lo Spezia.
Gabriele Artistico, prelevato in prestito dalla Lazio e soprannominato “Squalo” per la sua grinta, incarna perfettamente l’identità che il club intende proiettare sul campo.
Accompagna l’attaccante serbo Vanja Vlahovic, proveniente dall’Atalanta e reduce da un anno da capocannoniere in Serie C.
Le sue parole, un grido di gratitudine e di appartenenza, sottolineano l’impatto positivo dell’ambiente spezzino: “Appena arrivato, i miei nuovi compagni mi hanno fatto sentire a casa.
È un aspetto fondamentale per me”.
La società, consapevole di dover costruire una squadra equilibrata e competitiva, ha puntato su un mix di esperienza e gioventù, con l’imminente acquisizione del difensore Giorgio Cittadini, anch’egli proveniente dall’Atalanta, e l’inserimento di giovani promesse come Onofri e Chiabotto.
Il direttore sportivo Stefano Melissano, con lucidità, affronta le inevitabili dinamiche del mercato.
La valorizzazione dei talenti come Salvatore Esposito e Wisniewski è prioritaria, ma la dirigenza è realistica: “Non hanno mai manifestato la volontà di andare via, ma se dovessero pervenire offerte dalla Serie A, le loro ambizioni sono legittime”.
La società si propone di gestire queste situazioni con trasparenza, facilitando la crescita professionale dei propri giocatori, ma senza ostacolare percorsi che possano rappresentare un’opportunità di crescita.
La filosofia che anima il club, tuttavia, guarda con pragmatismo al futuro.
L’entusiasmo iniziale si stempera in una visione equilibrata, senza voli pindarici e con l’obiettivo primario della salvezza, quantificabile nei 45 punti necessari.
“Ripartiamo senza mirare troppo in alto.
Prima consolidiamo la permanenza in Serie A, poi valuteremo le prospettive”, afferma il dirigente, delineando un approccio maturo e consapevole.
La forza dello Spezia risiede nella sua mentalità: un impegno costante, una dedizione assoluta, la volontà di onorare la maglia in ogni partita.
“Non vogliamo creare illusioni, entreremo sempre in campo per sudare la maglia per cento minuti.
La coerenza e la resilienza saranno i nostri pilastri”, conclude il direttore, tracciando la rotta per una stagione che si preannuncia impegnativa ma ricca di opportunità.
La nuova stagione dello Spezia si presenta come un percorso di crescita, di consolidamento e di riscatto, guidato da una squadra giovane, ambiziosa e profondamente legata alla sua comunità.