L’emergenza sicurezza sulla statale 28 del Colle Nava, arteria cruciale che connette la Riviera Ligure all’entroterra cuneese, continua ad alimentare la contesa tra il Comune di Pornassio e Anas.
Il sindaco Vittorio Adolfo, forte di un crescente allarme diffuso tra i residenti e testimoniato da ripetute situazioni di pericolo, ha formalizzato un nuovo sollecito all’ente gestore stradale, richiedendo un intervento drastico: l’immediato divieto di transito per veicoli pesanti.
La vicenda non è nuova.
Il primo cittadino aveva già tentato di affrontare il problema con ordinanze locali, introdotte nel corso del 2023 e successivamente aggiornate a giugno, ma queste misure si sono rivelate insufficienti, erodendo di fronte alla prospettiva di un ricorso da parte di Anas.
L’episodio di ieri, con un camion bloccato in una cunetta e un altro che sopraggiungeva in senso opposto, ha rappresentato l’ennesima, drammatica conferma della fragilità della tratta.
Il sindaco Adolfo non esita a definire la situazione “intollerabile”, sottolineando come la statale 28, progettata in un’epoca in cui i trasporti erano meno intensivi e i veicoli meno imponenti, si riveli oggi inadeguata a gestire il flusso di autoarticolati e mezzi pesanti.
Le curve strette, i tratti in pendenza e la larghezza insufficiente obbligano questi veicoli a manovre estenuanti e pericolose, esacerbando il rischio di incidenti e creando disagi per l’intera comunità.
La richiesta del Comune di Pornassio non si limita a una mera segnalazione del disagio, ma si configura come una vera e propria sollecitazione a una revisione complessiva della sicurezza stradale.
L’amministrazione locale ha già fornito ad Anas una corposa documentazione, frutto di sopralluoghi, analisi tecniche e testimonianze dirette, che evidenzia puntualmente i rischi connessi al transito dei mezzi pesanti.
Il sindaco Adolfo, con fermezza, esorta Anas ad agire in modo responsabile, anteponendo la tutela della sicurezza pubblica ad eventuali considerazioni di carattere economico o gestionale.
L’obiettivo è quello di tutelare la viabilità alternativa, incentivando l’utilizzo di percorsi autostradali più adatti a garantire la circolazione dei veicoli di grandi dimensioni, liberando così la statale 28 da un traffico pesante che ne compromette la sicurezza e la fruibilità per tutti.
La questione, lungi dall’essere risolta, pone l’accento sulla necessità di un dialogo costruttivo e di un’azione concreta per garantire la sicurezza di un’arteria cruciale per il territorio.