martedì 9 Settembre 2025
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Taser: Analisi Forense Cruciale per la Morte di Elton Bani

L’inchiesta sulla tragica scomparsa di Elton Bani, l’operaio genovese deceduto a Manesseno il 17 agosto a seguito dell’utilizzo di due taser modello X2, si concentra ora sull’analisi forense approfondita dei dispositivi impiegati.

L’obiettivo primario è ricostruire, con la massima precisione possibile, le dinamiche che hanno portato alla morte dell’uomo, separando accuratamente la responsabilità, se presente, da eventuali fattori concomitanti.
I due carabinieri sotto inchiesta per omicidio colposo, supportati dalla difesa professionale di Mario Iavicoli, e il fratello della vittima, tutelato da Cristiano Mancuso, hanno il diritto e la possibilità di assistere alle operazioni di estrazione dei dati contenuti nei taser.
Queste operazioni, previste per il 23 settembre presso la Procura di Genova, rappresentano una fase cruciale nell’indagine, finalizzata a recuperare informazioni dettagliate sull’energia rilasciata durante l’applicazione delle scariche elettriche.

L’analisi dei dati estratti non si limiterà a un controllo formale del corretto funzionamento dei dispositivi.
Si cercherà di accertare, con rigore scientifico, se le scariche abbiano superato i parametri di sicurezza previsti dalla normativa, escludendo così possibili malfunzionamenti o anomalie tecniche.
Questi elementi saranno poi messi a confronto con i risultati della consulenza medico-legale, che si preannuncia determinante per la ricostruzione del quadro clinico dell’uomo al momento dell’evento.

L’autopsia preliminare aveva inizialmente escluso preesistenti patologie cardiache come fattore scatenante, sebbene avesse rilevato la presenza di metaboliti della cocaina nel sangue di Bani.

Questa scoperta solleva interrogativi significativi sul ruolo potenziale della sostanza stupefacente nel contribuire alla fatalità, e la consulenza medico-legale dovrà approfondire la correlazione tra l’assunzione di cocaina, le scariche elettriche e l’insorgenza del decesso.

La perizia medico-legale, che si prevede sarà depositata entro la metà di ottobre, si focalizzerà pertanto non solo sulla valutazione della causa diretta della morte, ma anche sull’analisi dei fattori di rischio preesistenti e sull’interazione tra questi e l’intervento dei taser.

L’esito di questa consulenza sarà fondamentale per chiarire le responsabilità e per determinare, con certezza scientifica, le circostanze che hanno portato alla perdita di una vita.

L’indagine si configura quindi come un complesso esercizio di ricostruzione scientifica, volto a garantire giustizia e a fare luce su una vicenda tragica.

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