Nella serata di ieri, un episodio di violenza inaspettata ha scosso il cuore del centro storico, sfociando in un tentativo di omicidio aggravato che ha immediatamente mobilitato le forze dell’ordine.
Un uomo di 29 anni è stato ritrovato privo di sensi, gravemente ferito da due colpi di lama inferti alla nuca, un evento che ha generato un’emergenza sanitaria e un’indagine complessa.
La rapidità di intervento del personale del 118, che ha stabilizzato il ferito e lo ha trasportato in codice rosso all’ospedale Galliera, ha evitato conseguenze ancora più drammatiche.
Parallelamente all’azione di soccorso, la Sala Operativa della Polizia ha attivato un protocollo di indagine di stringente urgenza, concentrando l’attenzione sulle telecamere di videosorveglianza del sistema “Città Sicura”.
L’analisi dei filmati ha permesso di isolare sequenze cruciali, identificando un individuo che, brandendo un oggetto riconducibile a un cutter, si avvicinava alla vittima, inattesa e vulnerabile, mentre si trovava in sosta di fronte ad un esercizio commerciale.
La dinamica, cristallizzata in pochi frammenti di immagini, ha rivelato la brutalità e la premeditazione del gesto, mostrando la fuga del presunto aggressore in direzione di Porta dei Vacca.
La diffusione immediata di una descrizione dettagliata del soggetto, basata sui dati estratti dalle registrazioni, ha innescato una vera e propria caccia all’uomo.
Tutte le volanti operanti sul territorio, coordinate dalla centrale, si sono prontamente impegnate nella ricerca del sospettato.
In meno di un’ora, una pattuglia del Commissariato Cornigliano, durante un controllo in Piazza Vittorio Veneto, ha individuato un giovane che corrispondeva perfettamente alle caratteristiche fisiche e all’abbigliamento descritti.
L’identificazione e l’arresto del ventenne algerino, risultato irregolare sul territorio nazionale e privo di fissa dimora, hanno rappresentato un passo fondamentale nelle indagini.
La perquisizione personale ha permesso di rinvenire in suo possesso l’arma del delitto, il cutter utilizzato per aggredire la vittima.
Ulteriori accertamenti hanno rivelato che il giovane, già noto alle autorità per reati contro il patrimonio e per il porto abusivo di armi, aveva acquistato il cutter il giorno stesso presso un negozio di ferramenta situato in un vicolo del centro.
Questo episodio, che solleva interrogativi complessi riguardanti la marginalità sociale, la criminalità minorile e la gestione dei flussi migratori, sottolinea l’importanza di un approccio integrato che coinvolga le forze dell’ordine, i servizi sociali e le istituzioni locali, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di violenza e devianza.
L’indagine è tuttora in corso, con l’obiettivo di ricostruire il quadro completo degli eventi e di accertare eventuali motivazioni e circostanze aggravanti che abbiano contribuito a questo atto di inaudita violenza.