domenica 10 Agosto 2025
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Genova

Traffico da incubo sulla Riviera: 7 km di coda tra Bordighera e Ventimiglia

Un’onda di metallo, un fiume di auto in lenta agonia, si è riversata lungo la costa ligure, inghiottendo la tratta tra Bordighera e la barriera autostradale di Ventimiglia.

Questo secondo fine settimana di agosto, con la sua promessa di evasione e relax, si è trasformato, per migliaia di viaggiatori, in una prova di pazienza e perseveranza, con colonne di veicoli che si sono estese per ben sei chilometri.
La situazione, già tesa durante le ore di punta del pomeriggio, ha raggiunto picchi drammatici, superando i sette chilometri di coda, con le ripercussioni che si sono propagate fino a Sanremo, creando un effetto domino di rallentamenti che ha coinvolto un’area vasta e densamente popolata.

Questo fenomeno, purtroppo ricorrente durante i periodi di massima affluenza turistica, è il risultato di una complessa interazione di fattori.

Innanzitutto, la concentrazione di viaggiatori diretti verso le località balneari della Riviera ligure e francese, attratti dal clima mite e dalle spiagge affascinanti.
A ciò si aggiunge la difficoltà intrinseca della rete autostradale, costretta a serpeggiare lungo un territorio montuoso e con una larghezza spesso limitata, rendendo difficile l’assorbimento di un volume di traffico così elevato.
L’incremento del traffico è inoltre amplificato dalla densità abitativa delle zone limitrofe e dalla presenza di centri commerciali e aree di servizio che attirano numerosi veicoli.

La combinazione di questi elementi crea un “collo di bottiglia” che, in condizioni di alta stagione, si traduce inevitabilmente in lunghe attese e notevoli disagi per i viaggiatori.

Al di là del mero inconveniente, queste colonne di auto rappresentano anche un impatto significativo sull’ambiente, con un aumento delle emissioni inquinanti e un consumo eccessivo di carburante.

Considerando l’impatto economico derivante dalla perdita di tempo e dalla potenziale riduzione della produttività, diventa imperativo analizzare criticamente le strategie di gestione del traffico e investire in soluzioni innovative.

Si potrebbero valutare misure come l’ottimizzazione dei flussi attraverso sistemi di informazione in tempo reale, l’incentivazione all’uso del trasporto pubblico e l’implementazione di sistemi di tariffazione dinamica per scoraggiare l’utilizzo dell’autostrada durante le ore di punta.

In prospettiva, lo sviluppo di infrastrutture alternative, come strade di bypass o tunnel, potrebbe alleggerire il carico sulla rete autostradale esistente, rendendo i viaggi più fluidi e sostenibili.

L’obiettivo finale dovrebbe essere quello di trasformare un’esperienza di viaggio potenzialmente stressante in un momento di piacere e scoperta.

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