Una giornata di lavoro che si trasforma in tragedia nel cuore di Zoagli, frazione costiera affacciata sul Golfo del Tigullio, dove due gravi incidenti hanno colpito un cantiere edile, scuotendo la comunità locale e riaccendendo i riflettori sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Due operai, uomini di 42 e 74 anni, sono precipitati da un ponteggio, riportando lesioni multiple che hanno richiesto l’intervento immediato dei soccorsi.L’allarme è scattato in mattinata, e in pochi minuti la zona è stata invasa dalle ambulanze del 118, le squadre di soccorso e i carabinieri, intervenuti per gestire l’emergenza e avviare le prime indagini. I medici, constatata la gravità delle condizioni dei due lavoratori – entrambi in stato di codice rosso a causa di politraumi – hanno disposto il trasporto d’urgenza all’ospedale di Lavagna, dove sono attualmente ricoverati e sottoposti a una serie di accertamenti diagnostici approfonditi per stabilire l’estensione delle lesioni e definire il percorso di cura.Al di là della drammaticità dell’evento, questi incidenti sollevano interrogativi urgenti riguardo alle misure di prevenzione e protezione adottate nel cantiere. Un ponteggio, sebbene strutturalmente pensato per garantire la sicurezza degli operatori, può diventare teatro di cadute a causa di diverse cause: difetti costruttivi, manutenzione inadeguata, assenza o malfunzionamento di dispositivi di sicurezza come parapetti e reti di protezione, ma anche a causa di fattori umani, come la mancanza di formazione specifica o la scarsa attenzione alle procedure di sicurezza.Le indagini, ora in corso, avranno il compito di ricostruire con precisione la dinamica degli eventi, identificando le possibili cause alla radice della tragedia e accertando eventuali negligenze o violazioni delle normative in materia di sicurezza sul lavoro. Sarà fondamentale analizzare a fondo la documentazione relativa al cantiere, verificando l’idoneità delle attrezzature, l’aggiornamento delle certificazioni di sicurezza e l’efficacia dei piani di prevenzione incendi e gestione delle emergenze.Questi episodi tragici non devono essere relegati a semplici cronache, ma devono fungere da campanello d’allarme per l’intero settore edile. È necessario un cambio di mentalità, un impegno concreto da parte di tutte le figure coinvolte – datori di lavoro, dirigenti, preposti e lavoratori – per promuovere una cultura della sicurezza radicata nel rispetto delle regole, nella formazione continua e nella costante attenzione ai rischi potenziali. Solo così si potrà evitare che altre vite siano spezzate da incidenti evitabili nei luoghi di lavoro. La prevenzione, la formazione e il controllo rigoroso delle procedure di sicurezza sono imperativi, non opzioni.
Tragedia a Zoagli: due operai rischi mai più, l rischio zero: l’incroicaquindi
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