Il settore del trasporto container globale, dopo un 2023 segnato da una sostanziale stagnazione (+0,6%) e dalla conseguente pressione sui bilanci delle compagnie di navigazione, ha mostrato una resilienza notevole negli anni successivi.
Il 2024 si è rivelato un anno di significativa ripresa, con un incremento del traffico del 6%, portando il volume totale di TEU movimentati a 183,1 milioni.
Questo trend positivo si è protratto nei primi tre mesi del 2025, registrando un ulteriore aumento del 4,2%, un dato che, secondo l’analisi del centro studi di Fedespedi, è stato in parte stimolato dalle nuove politiche commerciali statunitensi.
L’impatto delle prospettive di aumento dei dazi imposti dall’amministrazione statunitense ha agito come un potente incentivo per gli operatori, innescando un fenomeno di “anticipazione degli acquisti” da parte degli importatori americani.
Questa dinamica ha letteralmente gonfiato i volumi di traffico nel breve termine, consentendo alle compagnie di navigazione di migliorare sensibilmente la propria performance finanziaria.
Un fattore cruciale in questa evoluzione è stata la capacità delle aziende di adattarsi rapidamente a un contesto commerciale in continua trasformazione, dimostrando flessibilità operativa e strategica.
L’analisi di Fedespedi, che include una disamina approfondita dei bilanci delle principali compagnie di navigazione (Cma-Cgm, Cosco, Evergreen, Hapag-Lloyd, Hyundai MM, Maersk, Oocl, Wan Hai, Yang-Ming e Zim, escludendo MSC per la mancanza di trasparenza sui propri dati finanziari), ha inoltre rilevato un incremento significativo del nolo medio (+20,4% rispetto al 2023).
Praticamente tutte le compagnie considerate hanno registrato risultati positivi in termini di fatturato, gestione operativa e redditività, evidenziando una solida ripresa del settore.
Oltre ai miglioramenti economici, l’analisi Fedespedi sottolinea anche una tendenza positiva nella puntualità delle navi, un indicatore chiave per l’efficienza del trasporto globale.
Nel 2025, la percentuale di navi in orario è salita al 58,7%, con un conseguente calo del ritardo medio a 4,6 giorni.
Questo dato è particolarmente significativo considerando le crescenti complessità delle rotte marittime, spesso caratterizzate da congestioni portuali, condizioni meteorologiche avverse e tensioni geopolitiche che possono influenzare i tempi di transito.
In sintesi, il quadro che emerge è quello di un settore del trasporto container in ripresa, capace di reagire con agilità alle sfide poste dalle politiche commerciali internazionali e di migliorare costantemente la propria efficienza operativa.
La capacità di anticipare e adattarsi alle nuove dinamiche del commercio globale si conferma quindi un fattore cruciale per il successo delle compagnie di navigazione nell’attuale contesto economico.