Trent’anni di tutela ambientale in Liguria: un traguardo che segna un punto di svolta nella gestione del territorio e proietta lo sguardo verso un futuro di sviluppo sostenibile.
A Genova, Palazzo Ducale ha ospitato un convegno celebrativo dell’approvazione della legge istitutiva dei parchi regionali del 1995, un atto amministrativo che ha profondamente rimodellato il paesaggio legislativo e la sensibilità verso la salvaguardia del patrimonio naturale ligure.
L’evento, arricchito dalla partecipazione in videoconferenza del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, ha offerto l’opportunità di riflettere sull’importanza di un approccio integrato tra tutela e progresso economico, un binomio che il Governo intende rafforzare attraverso una revisione della legge quadro nazionale sulle aree protette.
L’obiettivo non è la rivoluzione, ma un aggiornamento pragmatico, capace di rispondere alle sfide del presente, in particolare quelle legate ai cambiamenti climatici, e di proiettare le aree protette come motori di sviluppo locale.
Il Ministro ha sottolineato come il sostegno alle aree protette rappresenti un investimento strategico, capace di attrarre un turismo responsabile e di valorizzare le produzioni tipiche, contribuendo così a rafforzare l’identità territoriale e a generare opportunità di lavoro.
Il vicepresidente della Regione Liguria e assessore ai Parchi, Alessandro Piana, ha evidenziato come la legge del 1995 abbia innescato un cambiamento radicale, non solo a livello culturale, ma anche strategico, inaugurando un nuovo paradigma di gestione del ricco patrimonio naturale ligure.
Questo modello si basa su una gestione attenta e partecipata, che coinvolge attivamente le comunità locali e che riconosce il valore intrinseco del territorio.
Un aspetto cruciale, messo in risalto dall’ammiraglio Massimiliano Nannini, capo di gabinetto del Presidente della Regione Marco Bucci, è l’integrazione tra le aree protette terrestri e quelle marine.
Si tratta di superare la frammentazione esistente e di sviluppare una visione olistica, che tenga conto delle complesse interconnessioni tra ecosistemi marini e terrestri.
Questo approccio integrato è fondamentale per garantire la protezione della biodiversità e la resilienza del territorio di fronte agli impatti dei cambiamenti climatici e delle attività antropiche.
La celebrazione di questi trent’anni di impegno regionale sottolinea la necessità di un costante rinnovamento dell’attenzione verso gli obiettivi di tutela ambientale, trasformando la conservazione in un motore di sviluppo economico e sociale, in grado di garantire un futuro prospero e sostenibile per la Liguria e per le generazioni a venire.
Il legame inscindibile tra ambiente e sviluppo rappresenta la chiave per affrontare le sfide del futuro e per costruire un modello di crescita che rispetti i limiti del pianeta.