La questione del tunnel subportuale di Genova, infrastruttura cruciale per il futuro logistico e viario del capoluogo ligure, continua a generare tensioni e a richiedere una gestione attenta e coordinata.
A seguito di un confronto costruttivo tra la sindaca Silvia Salis e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, emerge un quadro di possibili soluzioni, volto a scongiurare un arretramento degli interventi previsti.
La preoccupazione era stata sollevata dalla sindaca Salis in seguito a comunicazioni che lasciavano intendere una revisione, se non una riduzione, degli interventi di riqualificazione e completamento del tunnel da parte di Autostrade per l’Italia (Aspi), a causa dell’aumento dei costi di realizzazione.
Questa eventualità avrebbe compromesso significativamente il piano complessivo di sviluppo infrastrutturale del porto e della città, con impatti negativi sulla competitività economica e sulla qualità della vita dei cittadini.
La replica di Aspi, che ha ribadito l’impegno costante nella realizzazione del progetto, pur evidenziando le sfide legate all’incremento dei costi, non ha placato completamente le perplessità.
L’iniziativa del Ministro Salvini di istituire un tavolo tecnico, a cui parteciperanno Aspi, il Comune di Genova, il Ministero delle Infrastrutture e i rappresentanti di tutti gli stakeholder coinvolti, si configura come un passo fondamentale per dirimere le divergenze e definire un percorso condiviso.
Questo tavolo rappresenta un’opportunità imprescindibile per un’analisi approfondita delle criticità, la valutazione di soluzioni alternative per il finanziamento degli interventi e la garanzia del rispetto dei tempi previsti.
È auspicabile che la discussione sia improntata a trasparenza, collaborazione e spirito di responsabilità, al fine di superare le difficoltà e assicurare che il tunnel subportuale possa contribuire in modo significativo alla crescita e alla ripresa del territorio ligure.
La questione non si limita a un mero aspetto tecnico-burocratico, ma incide profondamente sul futuro di una comunità e sulla sua capacità di attrarre investimenti e creare opportunità di lavoro.
La sua risoluzione richiede un impegno corale e una visione di lungo periodo, che vada oltre gli interessi di parte e che ponga al centro il bene comune.