Un tragico incidente ha scosso la tranquilla Dolceacqua, nel cuore dell’entroterra ventimigliese, costringendo un uomo di quarant’anni a un ricovero d’urgenza al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Villa Scassi di Genova.
La dinamica, apparentemente banale, ha visto il paziente coinvolto in un improvviso e violento ritorno di fiamma durante l’utilizzo di un barbecue, evento che ha provocato ustioni estese e significative.
L’evento, che si è verificato in un contesto di apparente serenità, ha lasciato la comunità locale sotto shock, evidenziando i pericoli insiti nell’utilizzo di apparecchiature per la cottura all’aperto, anche per persone esperte.
La rapidità e l’intensità del ritorno di fiamma hanno colto di sorpresa l’uomo, che ha subito lesioni di primo e secondo grado che interessano circa il venti percento della superficie corporea.
Le aree più colpite includono il torace, il collo, le braccia e il viso, zone particolarmente sensibili e cruciali per le funzioni vitali e la qualità della vita.
L’intervento tempestivo del personale del 118 è stato determinante.
La gravità delle ustioni, che comportano una compromissione della barriera epidermica e un rischio elevato di infezioni, ha reso necessario l’allertamento dell’elisoccorso Grifo.
Il trasferimento d’urgenza in un centro specializzato come Villa Scassi, dotato di competenze e tecnologie avanzate nel trattamento delle ustioni, è stato fondamentale per garantire la massima assistenza possibile.
I medici del centro ustioni stanno ora valutando attentamente le condizioni del paziente, conducendo una serie di accertamenti per stabilire l’estensione dei danni e definire il protocollo terapeutico più appropriato.
Oltre alla gestione del dolore e alla prevenzione delle infezioni, la cura di un paziente con ustioni di tale entità richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge specialisti in chirurgia plastica, anestesia, fisioterapia e psicologia, per affrontare le complesse implicazioni fisiche e psicologiche derivanti dall’evento traumatico.
La prognosi, al momento, rimane incerta e dipenderà dalla risposta del paziente alle terapie e dalla gestione delle possibili complicanze.
L’episodio serve da monito sull’importanza di adottare rigide misure di sicurezza durante l’utilizzo di apparecchiature per la cottura all’aperto, che spesso vengono trascurate con conseguenze potenzialmente devastanti.