La comunità di Ventimiglia, in particolare la località turistica di Latte, è in stato di allarme per la scomparsa di un bambino di cinque anni.

La sparizione, avvenuta la sera precedente, ha immediatamente mobilitato un vasto dispositivo di soccorso, unendo sforzi istituzionali e l’impegno spontaneo dei residenti, in un’operazione complessa e delicata.

La famiglia del piccolo, mentre si trovava in un camping, lo ha perso di vista, innescando un’emergenza che si è diffusa rapidamente attraverso la rete di relazioni sociali del luogo.
La notizia ha generato un’ondata di preoccupazione e di solidarietà, spingendo numerosi cittadini a unirsi attivamente alle ricerche.

Il piano di ricerca si è articolato su diverse linee d’azione, sfruttando tecnologie all’avanguardia per ottimizzare la copertura del territorio.

Oltre all’intervento dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco e della Protezione Civile, è stato impiegato un drone dotato di telecamere ad alta risoluzione per effettuare una scansione aerea del corso d’acqua adiacente al campeggio, sperando di individuare tracce o indizi utili.
Durante la notte, il lavoro dei cani da ricerca, addestrati a seguire odori anche in condizioni difficili, si è integrato con l’impiego di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (droni) equipaggiati con visori notturni e termocamere.
Queste tecnologie permettono di rilevare variazioni di temperatura e di individuare persone o oggetti anche in assenza di luce visibile, ampliando notevolmente le possibilità di successo.
Parallelamente, i team di Topografia Applicata al Soccorso (TAS) stanno creando e aggiornando costantemente mappe dettagliate del territorio, indicando con precisione le aree già perlustrate e quelle ancora da controllare.

Questo sistema permette di evitare duplicazioni e di garantire una copertura completa, massimizzando l’efficienza delle operazioni di ricerca.
La mattina seguente, le squadre di soccorso riprenderanno sistematicamente la ricognizione delle aree precedentemente esaminate durante la notte, con la speranza di non aver tralasciato alcun dettaglio.

Ogni roccia, ogni cespuglio, ogni anfratto verrà controllato con la meticolosità che la gravità della situazione richiede.
La priorità assoluta è il ritorno a casa del bambino, e ogni sforzo è finalizzato a questo obiettivo.
La comunità intera resta in attesa di buone notizie, sperando in un lieto fine a questa vicenda angosciante.