Nel cuore pulsante di Ventimiglia, città di confine e crocevia di speranze spezzate, il Punto di Assistenza Diffusa (PAD) si erge come un fragile baluardo di umanità.
Da quando ha aperto le sue porte il 30 agosto 2023, ha accolto circa 1.200 persone in un breve lasso di tempo, numeri che raccontano una realtà migratoria complessa e in continua evoluzione.
L’accoglienza, gestita dalla Caritas Intemelia in stretta collaborazione con la prefettura di Imperia e il comune, si rivolge prioritariamente a donne, bambini e famiglie, spesso in una condizione di estrema vulnerabilità.
Un dato particolarmente significativo emerge dall’analisi della popolazione accolta: circa il quaranta per cento sono bambini, con un’età media che oscilla tra i 5 e i 6 anni, ma comprendendo anche neonati, a volte appena nati.
Questa presenza infantile sottolinea l’urgenza di un’attenzione specifica, mirata a proteggere i diritti fondamentali di questi piccoli migranti, troppo spesso esposti a traumi e privazioni.
La diversità etnica e culturale è un altro tratto distintivo di questa realtà: oltre cinquanta nazionalità si mescolano nel PAD, creando un mosaico umano che riflette le rotte migratorie complesse e articolate che convergono sul territorio italiano.
Eritrei, etiopi, iracheni, sudanesi, iraniani, magrebini, ivoriani, cubani e nepalesi sono solo alcune delle comunità rappresentate, ciascuna portatrice di storie di sofferenza, speranza e resilienza.
La fragilità dei migranti accolti è amplificata dalla loro esposizione a violenze, abusi e sfruttamento.
Il percorso migratorio è spesso costellato di pericoli, con il rischio concreto di tratta di esseri umani e di sfruttamento lavorativo.
Il PAD si configura quindi come un luogo sicuro e protetto, un’oasi di calma in un contesto di incertezza e precarietà, offrendo un riparo notturno, cibo, igiene personale e abbigliamento.
Le forze dell’ordine svolgono un ruolo cruciale, segnalando i nuclei familiari che giungono con gli ultimi treni della notte, garantendo un breve periodo di assistenza e protezione.
Questo intervento tempestivo permette di evitare situazioni di emergenza e di offrire un primo soccorso a chi si trova in difficoltà.
La crescente necessità di accoglienza ha portato alla considerazione di aprire un secondo PAD a Ventimiglia, dedicato agli uomini singoli.
L’incontro tra il sindaco Flavio Di Muro e il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni testimonia l’impegno delle istituzioni a fronteggiare le sfide poste dai flussi migratori e a garantire un’accoglienza dignitosa a chi si trova in transito.
L’apertura di un secondo PAD rappresenterebbe un passo importante per ampliare la capacità di accoglienza del territorio e per offrire un sostegno più efficace a tutte le persone vulnerabili che giungono a Ventimiglia.
Tuttavia, è fondamentale che questa iniziativa sia accompagnata da un approccio globale che affronti le cause profonde della migrazione e promuova l’integrazione dei migranti nella società italiana.
Un approccio che vada oltre l’emergenza, guardando al futuro con responsabilità e umanità.