A partire da questa sera, il cuore pulsante di Genova, via Balbi, subirà una temporanea ma significativa trasformazione.
Per un periodo di tre mesi, fino al 3 gennaio, la strada rimarrà interrotta al traffico veicolare, una decisione cruciale inserita nel più ampio progetto di riqualificazione e potenziamento del trasporto pubblico locale, conosciuto come “Quattro Assi di Forza”.
L’intervento, lungimirante e necessario per il futuro della mobilità genovese, prevede la realizzazione di un cavidotto sotterraneo, un elemento infrastrutturale essenziale per garantire un servizio più efficiente e sostenibile.
La chiusura di via Balbi, seppur impattante, si rivela un’opportunità per ripensare gli spazi urbani, promuovendo la mobilità dolce e incentivando la riscoperta del centro storico a piedi o in bicicletta.
Il Comune di Genova, consapevole delle ripercussioni sulla viabilità, ha predisposto un piano di deviazioni e alternative per minimizzare i disagi, invitando i cittadini a pianificare attentamente i propri spostamenti.
L’intervento non si limita a via Balbi, con ripercussioni inevitabili anche su via Arsenale di Terra, dove si implementeranno soluzioni specifiche per gestire le operazioni di carico e scarico merci.
Nello specifico, sarà istituito un’area di sosta riservata a veicoli commerciali per le operazioni di scarico/carico, regolamentata da disco orario, con l’obiettivo di agevolare le attività economiche locali.
Al di fuori degli orari dedicati ai veicoli commerciali, l’area sarà accessibile alle autovetture.
Il progetto complessivo dei “Quattro Assi di Forza” mira a creare un sistema di trasporto pubblico integrato e performante, capace di rispondere alle crescenti esigenze della città.
La realizzazione del cavidotto in via Balbi rappresenta una fase cruciale di questo ambizioso piano, che investe infrastrutture, tecnologie e servizi per migliorare la qualità della vita dei genovesi e rendere la città più attrattiva per residenti e visitatori.
L’impresa esecutrice è tenuta a garantire, in ogni momento, la sicurezza e la continuità del transito pedonale.
Qualora circostanze impreviste e straordinarie rendessero necessario l’interruzione temporanea del marciapiede o del percorso pedonale, l’impresa dovrà provvedere a garantire un’alternativa sicura e adeguata per i pedoni, testimoniando l’impegno a mitigare al minimo gli impatti negativi sull’utenza.
La riapertura di via Balbi, prevista per il 3 gennaio, segnerà il completamento di questa fase, lasciando dietro di sé un’infrastruttura cruciale per il futuro del trasporto pubblico genovese e un’occasione per riflettere sull’importanza di investire in soluzioni innovative e sostenibili per la mobilità urbana.