All’interno delle maestose sale di Thermas Antônio Carlos, uno dei monumenti più emblematici di Poços de Caldas, si apre dal 1° agosto una mostra di straordinaria rilevanza storica e culturale: “Alla Ricerca della Nuova Terra”.
Questa esposizione itinerante, con ingresso gratuito, celebra i 150 anni di un capitolo cruciale nella storia brasiliana: l’immigrazione italiana.
Il percorso espositivo, aperto al pubblico fino al 24 agosto, si configura come un omaggio vivido e approfondito alle vicende di coloro che, abbandonando la loro terra, intrapresero un viaggio irto di speranze e difficoltà alla volta del Nuovo Mondo.
L’iniziativa nasce da una sinergia virtuosa tra istituzioni culturali di spicco: il Circolo Italo-Brasiliano del Sud di Minas Gerais, custode della memoria e della tradizione, il Museo dell’Immigrazione di San Paolo, custode di archivi e testimonianze, e il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (Mei) di Genova, baluardo della storia migratoria italiana.
Il progetto si articola attorno a un percorso simbolico che ha già preso forma con la recente traversata commemorativa, una nave da crociera che ha ripercorso la rotta di Genova verso Santos, evocando l’esperienza dei migranti.
“Alla Ricerca della Nuova Terra” si sviluppa attraverso percorsi tematici distinti, ciascuno curato da esperti e pensato per illuminare aspetti specifici del fenomeno migratorio.
“Una Veranda sul Brasile”, frutto della collaborazione tra il Mei e il Museu da Imigração de São Paulo, esplora le aspettative e le illusioni di chi sognava una nuova vita.
“Le Bibliotecine di bordo”, ideata dalla Società Dante Alighieri, offre uno sguardo intimo sul ruolo della cultura e dell’istruzione durante la traversata.
L’itinerario dedicato ad Anita e Giuseppe Garibaldi, realizzato dall’Associazione Casa América, mette in luce il ruolo cruciale delle figure garibaldine nel contesto migratorio e nell’identità italiana in Brasile.
Infine, “Il Sindacato dall’Italia al Brasile”, curato da Fabio Porta per la Uim, analizza il contributo del movimento sindacale alla costruzione della società brasiliana, a partire dalle esigenze e dalle lotte degli immigrati italiani.
Fabio Niosi, curatore e ambasciatore del Mei in Brasile, ha ideato e coordinato questo percorso espositivo, concependolo come un viaggio attraverso le città brasiliane che hanno accolto e plasmato la presenza culturale italiana.
L’apertura a Poços de Caldas rappresenta una tappa significativa di questo itinerario, un’occasione per riflettere sulla ricchezza del patrimonio italiano e sulla sua influenza duratura.
Elaine Piva, presidente del Circolo Italo-Brasiliano, ha espresso il vivo entusiasmo per l’arrivo della mostra, sottolineando come essa contribuisca a rafforzare i legami storico-culturali tra Brasile e Italia.
Questa mostra non è solo un evento culturale di rilevanza internazionale, ma un atto di memoria che onora i sacrifici e il contributo inestimabile degli immigrati italiani nella costruzione di Poços de Caldas e della regione meridionale del Minas.
È un ponte generazionale, capace di emozionare, informare e riconnettere le nuove generazioni alle proprie radici.
Paolo Masini, presidente del Mei, ha ulteriormente sottolineato l’importanza del progetto, evidenziando come esso continui a consolidare un percorso di riscoperta delle storie di emigrazione.
Questa mostra rappresenta un’opportunità unica per brasiliani e italodiscendenti di immergersi in un passato fatto di fatica e resilienza.
Per ampliare ulteriormente la portata dell’iniziativa, una selezione dei contenuti espositivi sarà presentata durante la nona edizione del festival “Itália Per Sempre”, che si terrà dal 3 al 5 ottobre nella Praça José Affonso Junqueira, offrendo una vetrina ancora più ampia per celebrare la vibrante eredità italiana in Brasile.