Cinquant’anni di audacia, di rottura con le convenzioni, di ricerca incessante di nuove forme espressive: il Teatro della Tosse celebra un traguardo significativo, un mezzo secolo di vita artistica che ha lasciato un’impronta profonda nel panorama culturale genovese e nazionale.
La sua storia, nata l’8 ottobre 1975 con la messinscena di “Ubu Re” sotto la direzione di Tonino Conte e le scenografie iconiche di Emanuele Luzzati, si configura come un atto di coraggio, una dichiarazione di intenti chiara fin dall’inizio: creare un luogo di teatro diverso, un laboratorio dove sperimentare con gli spazi, le drammaturgie, i linguaggi, spesso spingendosi oltre i confini del provocatorio e dell’onirico.
Il Teatro della Tosse, sin da subito, si è distinto per la sua capacità di attrarre e coltivare talenti eccezionali come Aldo Trionfo e Lele Luzzati, elementi fondanti di un’identità teatrale unica, permeata di fantasia e di una profonda sensibilità.
L’anniversario è stato presentato in conferenza stampa alla presenza delle figure chiave dell’istituzione (Amedeo Romeo, Emanuele Conte e Marina Pertrillo) e di rappresentanti del Comune e della Regione, testimoniando il forte legame che il teatro ha instaurato con il territorio.
Il fulcro della celebrazione sarà la riscoperta, in una veste nuova e potente, di “Ubu Re scatenato”, opera che ha segnato le origini del teatro stesso.
La regia di Emanuele Conte, ispirata alla folle e destabilizzante opera di Alfred Jarry, non è solo una riproposta, ma un omaggio e, al tempo stesso, una riflessione sul percorso compiuto.
Le parole di Emanuele Conte, durante la conferenza, hanno evocato un momento di passaggio, di congedo, con l’ultimo “Ubu Re” che suggella un capitolo significativo della sua direzione artistica.
“Ubu Re” non è solo uno spettacolo, ma un simbolo, un manifesto grafico diventato icona del teatro stesso grazie al genio di Luzzati.
Il cartellone celebrativo, ricco e articolato, non si limita a una serie di spettacoli.
Prevede infatti mostre dedicate alla storia del teatro, nuove produzioni innovative, prodotti multimediali e la presenza di importanti ospiti internazionali.
Un progetto artistico complementare, “Ubu rap”, curato dal giovane Theo Rem, arricchisce l’esperienza, proponendo una mostra-installazione originale, performance artistiche, musica dal vivo e costumi evocativi.
L’anniversario culmina con la pubblicazione di un volume dedicato agli ultimi dieci anni di attività della Fondazione, e con la realizzazione di un documentario scritto da Giovanni Ortoleva, che ripercorre la storia del teatro attraverso immagini d’archivio, interviste e testimonianze.
Infine, a dicembre 2025, Palazzo Ducale ospiterà una grande mostra, “La Tosse, teatro di oggi, 50 anni di…”, curata da Giampaolo Bonfiglio, una retrospettiva che celebra il patrimonio artistico del teatro e proietta il suo sguardo verso il futuro, testimoniando l’eredità di un luogo unico nel suo genere, capace di reinventarsi continuamente e di ispirare nuove generazioni di artisti.