Il Book Pride 2025 si è concluso a Genova, lasciando un’eredità di fervore culturale e un’eco di voci indipendenti risuonate tra le maestose volte di Palazzo Ducale.
La tre giorni, dal 3 al 5 ottobre, ha rappresentato un crocevia vibrante per l’editoria alternativa, superando le aspettative e consolidando il suo ruolo di piattaforma imprescindibile per autori, case editrici e lettori alla ricerca di nuove prospettive.
Oltre un centinaio di espositori, distribuiti tra il Cortile Maggiore e Minore, hanno offerto un panorama diversificato di generi e approcci editoriali, dalle narrative sperimentali alle raccolte di poesia, dalle sagas storiche alle monografie accademiche, dimostrando la ricchezza e la vitalità di un settore spesso marginalizzato dai circuiti tradizionali.
L’offerta, arricchita da un calendario fitto di oltre 150 appuntamenti, ha visto alternarsi presentazioni di libri, tavole rotonde, workshop creativi e performance artistiche, creando un dialogo continuo tra autori e pubblico.
“Questa edizione ha rappresentato un catalizzatore di idee e un’opportunità unica di incontro e scambio”, ha commentato Sara Armella, Presidente della Fondazione Palazzo Ducale per la Cultura di Genova.
“Il Book Pride non è solo una fiera, ma un vero e proprio ecosistema culturale che promuove la libertà di espressione e l’innovazione editoriale.
La qualità dell’offerta, la varietà degli autori e l’entusiasmo del pubblico testimoniano il valore di questa iniziativa.
“L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco nel panorama intellettuale internazionale.
Dalla profondità scientifica del divulgatore David Quammen, capace di rendere accessibili i misteri del mondo naturale, all’eleganza letteraria di GuÐrún Eva Mínervudóttir, finalista del prestigioso Premio Goncourt, la presenza di autori di questo calibro ha elevato il profilo del Book Pride e ha offerto al pubblico un’esperienza di arricchimento culturale senza pari.
Il sincero interesse dimostrato dalla Sindaca di Genova, Silvia Salis, che ha dedicato tempo alla visita degli stand e al confronto diretto con organizzatori ed espositori, sottolinea l’importanza che l’amministrazione comunale attribuisce all’iniziativa come motore di sviluppo culturale e sociale per la città.
Il Book Pride, più che un evento, si configura come un vero e proprio laboratorio di idee, un luogo dove la passione per la parola scritta si traduce in opportunità di crescita per autori emergenti e di scoperta per i lettori, contribuendo a plasmare un futuro editoriale più inclusivo e dinamico.