La Fondazione Carlo Felice, fulcro della vita culturale genovese, si appresta ad affrontare un percorso di rinnovamento, delineato dalla nuova governance guidata dalla sindaca Silvia Salis, che assume la presidenza con un’impronta decisa verso l’apertura al territorio e il dialogo costruttivo con le maestranze. L’assunzione di questo ruolo, come ha sottolineato la sindaca, si configura non come un semplice adempimento istituzionale, ma come un impegno profondo a sostenere e valorizzare un patrimonio artistico di inestimabile valore, confrontandosi con le sfide economiche e sindacali che inevitabilmente accompagnano la gestione di una realtà complessa come il Teatro Carlo Felice.La nuova stagione lirico-sinfonica si inserisce in un contesto che richiede una visione strategica volta a garantire la sostenibilità e la crescita del teatro. L’obiettivo primario è quello di superare le difficoltà finanziarie attraverso un’azione concertata che coinvolga diversi attori: dalla ricerca di nuovi finanziamenti privati, affidando a Enrico Musso, vicepresidente designato, un ruolo chiave in questa delicata missione, al dialogo con le istituzioni, con particolare riferimento al Ministero della Cultura. La sindaca ha espresso chiaramente la necessità di evitare tagli indiscriminati, riconoscendo la cultura come investimento primario per la crescita sociale ed economica del territorio.L’ampliamento dell’offerta culturale si pone come ulteriore leva per attrarre un pubblico più ampio e diversificato. L’idea di coinvolgere i crocieristi, visitatori transitori ma potenzialmente interessati a un’esperienza culturale intensiva, rappresenta una prospettiva innovativa, estendibile a generi musicali diversi come il cantautorato e al sostegno della scuola di comici, testimonianza del vivace tessuto artistico genovese.Il governatore Marco Bucci e l’assessore regionale Ferro hanno espresso il loro sostegno, sottolineando il prestigio del Carlo Felice a livello nazionale, riconosciuto come quinto teatro italiano per importanza. Il governatore ha sollecitato un ulteriore impulso qualitativo e ha auspicato una ricerca di marketing più incisiva, che coinvolga attivamente le aziende locali e stimoli l’organizzazione di iniziative di gruppo.Il sovrintendente Michele Galli ha presentato le linee programmatiche future, incentrate sull’incremento degli sponsor privati, la creazione di una programmazione mirata a diverse fasce d’età, dall’infanzia all’università, e la nascita di un’Accademia delle Arti e dei Mestieri. Quest’ultima iniziativa è particolarmente significativa, poiché mira a colmare la crescente carenza di figure professionali essenziali per il funzionamento di un teatro moderno, garantendo la trasmissione del sapere artigianale e la formazione di nuove generazioni di professionisti del settore. La sfida è quella di coniugare tradizione e innovazione, preservando l’eccellenza del Carlo Felice e proiettandolo verso il futuro come punto di riferimento culturale per Genova e per l’intero Paese.
Carlo Felice: Rinnovo, Apertura e Sfide per il Teatro Lirico
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