Nel 2025, Genova si appresta a celebrare un percorso culturale ambizioso e articolato, un vero e proprio omaggio al XIX secolo, un’epoca che ha lasciato un’impronta indelebile sull’identità genovese e che oggi si propone di dialogare con il presente.
Novanta eventi, dislocati strategicamente in ogni angolo del territorio ligure, costituiscono il cuore pulsante di questa iniziativa, che va ben oltre la semplice promozione delle arti visive, per abbracciare un universo di espressioni culturali, scientifiche e sociali.
Il progetto “Genova e l’800” non è una retrospettiva museale, ma un’immersione dinamica in un secolo di transizioni e innovazioni.
Ventiquattro mostre, che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla fotografia all’architettura, offrono una panoramica esaustiva delle tendenze artistiche del periodo, mentre quattordici concerti ripropongono i capolavori della musica ottocentesca, riflettendo i cambiamenti sociali e le evoluzioni del gusto.
Otto eventi dedicati ai forti, testimoni silenziose di un’epoca di trasformazioni geopolitiche e militari, aprono una finestra sul passato strategico della città.
Due spettacoli teatrali, infine, interpretano i drammi e le commedie che hanno segnato il panorama culturale dell’epoca.
La Sindaca di Genova, Silvia Salis, sottolinea come il XIX secolo rappresenti per la città “un secondo Secolo d’Oro”, un’era di straordinarie trasformazioni che hanno plasmato non solo l’aspetto artistico, ma anche l’evoluzione culturale, scientifica e sociale.
L’iniziativa, dunque, non mira a una mera riscoperta del passato, ma a comprendere come quel periodo abbia contribuito a definire l’identità genovese contemporanea.
L’Assessore alla Cultura, Giacomo Montanari, evidenzia l’importanza di valorizzare il patrimonio artistico, storico e culturale dell’Ottocento, non come un esercizio di nostalgia, ma come un’opportunità per condividere con i cittadini e i visitatori “storie e luoghi cruciali, troppo spesso relegati nell’ombra”.
Le visite guidate al Cimitero Monumentale di Staglieno, meta di pellegrinaggi artistici da tutto il mondo, si affiancano a una rassegna letteraria itinerante in quattro città italiane, a mostre diffuse sul territorio e a iniziative didattiche dedicate ai giovani, con l’obiettivo di rendere la cultura accessibile, coinvolgente e territorialmente distribuita.
Il coordinatore del progetto, Leo Lecci, conclude sottolineando come l’Ottocento abbia segnato un periodo di fioritura politica, economica e culturale per Genova.
La sfida principale è quella di comunicare, attraverso questa ricca offerta di eventi, la rilevanza di questo “secondo Secolo d’Oro”, garantendone la conservazione e la trasmissione alle generazioni future, affinché possano comprendere e apprezzare le radici della loro città.
In sintesi, si tratta di un’occasione unica per reinterpretare il passato e illuminare il presente.