Lunedì 13 ottobre, il Teatro Carlo Felice di Genova spalanca le sue porte a un evento inaugurale di grande respiro per la stagione concertistica della Giovine Orchestra Genovese.
Un appuntamento che non si limita a segnare l’inizio di un ciclo di concerti, ma che celebra l’incontro tra due tradizioni musicali di eccellenza: quella norvegese, rappresentata dal rinomato Norwegian Chamber Orchestra in formazione da sesto, e quella del tardo romanticismo tedesco.
La serata si configura come un dialogo musicale, un’esplorazione tra le anime di Johannes Brahms e Arnold Schönberg, figure apparentemente distanti ma legate da un profondo rispetto e da un’evoluzione stilistica che il gruppo norvegese intende illustrare con esemplare chiarezza.
Il concerto si aprirà con il Sestetto per archi op.
18 di Brahms, un’opera giovanile che rivela una visione musicale imbevuta di serenità e di un’armonia intrinseca, splendidamente esaltata dall’equilibrio perfetto tra i sei strumenti ad arco.
L’esecuzione del Sestetto, da parte di solisti di altissimo livello, promette di svelare le radici di una scrittura compositiva destinata a segnare un’epoca.
Nella seconda parte del concerto, il Sestetto si dedicherà a *Verklärte Nacht* (Notte Trasfigurata) op.
4 di Arnold Schönberg.
Quest’opera, scritta dal compositore viennese a soli 25 anni, rappresenta un punto cruciale nella sua parabola artistica.
Sebbene ancora ancorata ai canoni del tardo romanticismo, *Verklärte Nacht* anticipa già alcune delle innovazioni che avrebbero contraddistinto la successiva fase espressionista di Schönberg.
L’influenza di Brahms, figura ammirata dal compositore viennese fino a spingerlo a dedicargli un’opera critica fondamentale come “Brahms il progressivo”, è palpabile in questa composizione, e si manifesta in una ricerca di profondità emotiva e di una sonorità intensa che il gruppo norvegese saprà restituire con grande sensibilità.
Il Norwegian Chamber Orchestra, fondato nel 1977, vanta una reputazione internazionale consolidata grazie al suo suono raffinato e alla sua capacità di reinventare la formula del concerto tradizionale.
Composto dai migliori strumentisti norvegesi, l’orchestra, attualmente guidata dal direttore artistico Pekka Kuusisto, successore di Terje T›nnesen, si distingue per un approccio dinamico e innovativo alla musica, che si riflette nella scelta del repertorio e nella cura dell’esecuzione.
Il sestetto, formato da Sara Övinge e Catharina Chen ai violini, Hanne Moe Skjelbred e Marthe Husum alle viole, e Ole Eirik Ree e Audun Sandvik ai violoncelli, incarna al meglio l’eccellenza artistica e la ricerca di nuove prospettive che contraddistinguono l’orchestra norvegese.
L’incontro con la Giovine Orchestra Genovese si preannuncia dunque un evento di rara bellezza e significato, un’occasione unica per apprezzare la raffinatezza e la potenza di due tradizioni musicali di primissimo piano.






