A pochi giorni dalla scadenza del termine per la partecipazione al bando per l’organizzazione del prossimo Festival di Sanremo, il silenzio è stato rotto dal gruppo Warner Bros. Discovery, che ha annunciato di non voler presentare una manifestazione di interesse a causa delle condizioni non favorevoli. In questo frangente, la Rai è stata costretta a dare il via libera alla partecipazione alla gara per rispettare i termini previsti dal bando del Comune di Sanremo.Quest’ultimo ha messo in piedi un progetto ambizioso, che prevede la scelta del partner attraverso una gara aperta a tutti gli operatori in chiaro con capacità di organizzazione e dimostrate esperienze nell’organizzare eventi di particolare rilevanza. Il criterio di selezione sarà basato sulla qualità artistica, sull’adeguatezza della proposta rispetto al profilo culturale del Festival, nonché la capacità di valorizzare la kermesse e i suoi marchi storici.Tra le clausole del bando vi è anche una condizione particolarmente significativa: il partner dovrà sborsare al Comune almeno 6,5 milioni di euro all’anno, più l’1% sugli introiti legati alla pubblicità e allo sfruttamento dei marchi. E se i risultati d’ascolto dovessero scendere sotto i 60 punti rispetto alla media delle precedenti cinque edizioni del Festival (un risultato assolutamente improbabile considerando il record di 67,1% raggiunto l’ultima volta), il Comune avrà la facoltà di interrompere unilateralmente il rapporto con il partner senza incorrere in costi o indennità.Il Comune di Sanremo ha ricevuto anche una diffida ufficiale dall’ufficio legale della Rai, che invita a non concedere in licenza i marchi del Festival a favore di altre emittenti. La giustificazione sta nella convinzione che questi marchi siano legati strettamente al format e quindi possono essere utilizzati solo da chi è direttamente coinvolto nell’organizzazione del Festival stesso.La situazione sembra quindi caratterizzata da un certo grado di incertezza. Mentre il Consiglio di Stato sarà chiamato a esaminare i ricorsi presentati contro la pronuncia del tribunale amministrativo (dichiarativa dell’illegittimità dell’affidamento diretto alla tv pubblica), gli operatori in chiaro continueranno a valutare con attenzione le condizioni della gara, per decidere se partecipare o meno.
Guerra per Sanremo: Rai e Comune di Sanremo contro Warner Bros.
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