Alberto Matano, figura iconica del giornalismo televisivo italiano, si confronta con il futuro della sua carriera e il possibile passaggio di testimone nel programma “La Vita in Diretta”, in una riflessione che va ben oltre la semplice prospettiva di una successione. La suggestione lanciata da Mara Venier, che lo ha indicato come potenziale erede a “Domenica In”, apre una finestra sul percorso professionale di Matano, un percorso che aspira a una vetrina più ampia e ambiziosa.“Erede” è un termine che Matano rifiuta: la vera eredità di Mara Venier, a suo avviso, è rappresentata dalla stessa Venier, dal suo carisma e dalla sua capacità di creare un legame profondo con il pubblico. Il conduttore si proietta verso un futuro in cui il suo background di giornalista e la sua comprovata abilità nel raccontare storie possano trovare espressione in un format di infotainment serale sulla Rai, un genere che, a suo dire, manca nell’offerta televisiva attuale. Si tratta di costruire un prodotto innovativo, in grado di soddisfare un desiderio inespresso del pubblico, una nuova forma di racconto che sappia coniugare informazione, intrattenimento e approfondimento.Nonostante l’apprezzamento per l’esperienza maturata in Rai, Matano non esclude valutazioni esterne. Ammette di aver ricevuto proposte da agenti televisivi, pur ribadendo la sua profonda gratitudine nei confronti della televisione pubblica. La libertà creativa e la capacità di esprimere la propria visione sono, per lui, elementi imprescindibili. La possibilità di realizzare progetti innovativi in Rai rimane un obiettivo primario, ma non esclude, a priori, un eventuale approdo in altre reti.L’interesse per Sanremo, evento mediatico di risonanza nazionale, viene esplicitamente negato. Matano non si percepisce come un artista performativo, ma come un intrattenitore che trova la sua forza nel racconto e nell’approfondimento. Non esclude, tuttavia, che in futuro il Festival possa necessitare di una conduzione diversa, che rispecchi la sua sensibilità e il suo approccio al pubblico.Un aspetto centrale della riflessione di Matano riguarda i diritti civili. Con fermezza, sottolinea l’impossibilità di tornare indietro in termini di conquiste sociali e legali, esprimendo indignazione all’idea di una loro retrocessione. L’importanza di una vita libera, rispettosa e priva di giudizi è un valore che lo guida e che considera fondamentale.Le voci su presunte “lobby gay” in Rai suscitano in lui un sorriso ironico, mentre critica aspramente l’etichetta di “maschilista”, definendola un’accusa ingiusta e in contrasto con la sua storia personale e il suo modo di essere. Riguardo al suo matrimonio con Riccardo Mannino, lancia un messaggio di speranza e inclusione, esortando le coppie, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, a costruire relazioni durature, a propagare l’amore e a creare una famiglia. Per coloro che desiderano e possono, l’atto di generare figli è presentato come un’esperienza trasformativa, capace di arricchire la vita e di renderla più bella.
Matano: eredità, futuro e diritti. Riflessioni a cuore aperto
Pubblicato il
