Nel cuore di Genova, un capitolo significativo si conclude con la restituzione di un’opera d’arte di inestimabile valore storico e artistico.
Il Comandante del nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale ligure ha formalmente riconsegnato alla Fondazione Bondoni Pastorio, con sede a Castiglion dello Stiviere (Mantova), un dipinto ad olio su tela di dimensioni notevoli (95×132 cm), databile al XVIII secolo e raffigurante una vibrante scena di battaglia terrestre.
L’opera, sottratta con prepotenza nel 1990 durante un furto che colpì il palazzo Bondoni Pastorio, un tempo dimora nobiliare e ora sede di un museo dedicato alla storia e ai tesori del casato, rientra a casa dopo decenni di oblio.
L’operazione, che segna un successo nell’ambito della lotta al traffico illecito di beni culturali, è il culmine di un’indagine meticolosa avviata a gennaio 2024.
La svolta si è verificata durante i controlli di routine eseguiti dai Carabinieri in occasione di una rilevante fiera antiquaria, dove il dipinto era stato intenzionalmente offerto per la vendita, nel tentativo di inserirsi nel mercato dell’arte.
Questo atto, lungi dal garantire l’anonimato dei responsabili, ha innescato una serie di verifiche che hanno portato alla luce la sua storia criminale.
L’utilizzo di sofisticati sistemi di comparazione immagini, incrociando i dettagli del dipinto con il vasto database dei beni culturali sottratti illegalmente, ha permesso di stabilire con certezza la sua provenienza illecita.
L’attività investigativa, condotta sotto la direzione della Procura della Repubblica di Genova, non si è limitata all’identificazione del bene, ma ha ricostruito il suo percorso tortuoso, tracciando le successive cessioni avvenute nel corso degli anni.
Si è scoperto che, dopo il furto, l’opera è passata di mano, finendo infine nelle disponibilità dei figli di un collezionista privato, i quali, ignari o compiacenti, l’hanno offerta ad un mercante d’arte.
Il quadro probatorio raccolto, dettagliato e inoppugnabile, ha fornito all’Autorità Giudiziaria gli elementi necessari per emettere il provvedimento di dissequestro e autorizzare la restituzione dell’opera all’erede legittimo, custode della memoria e del patrimonio storico della famiglia Bondoni Pastorio.
Questo restituisce non solo un bene materiale, ma anche un tassello fondamentale nella ricostruzione della storia di un casato e rafforza l’impegno costante delle forze dell’ordine nella salvaguardia del nostro inestimabile patrimonio artistico e culturale, patrimonio di tutti noi.
La vicenda testimonia l’importanza della collaborazione tra istituzioni, forze dell’ordine e la comunità per contrastare i crimini contro la cultura e restituire alla collettività opere d’arte che altrimenti andrebbero perdute nel mercato nero.