domenica 19 Ottobre 2025
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Sanremo: Conti svela la sfida nella scelta dei Big.

La selezione per il Festival di Sanremo rappresenta ogni anno un’impresa ardua, un processo di discernimento che esamina centinaia di proposte musicali, un vero e proprio banco di prova per il direttore artistico.
Carlo Conti, figura chiave nel panorama musicale italiano, ha recentemente offerto uno sguardo approfondito su questa sfida, sottolineando la complessità della scelta dei “Big”, l’ossatura portante dell’evento.
La quantità di brani pervenuti è sorprendente: si parla di 500-600 canzoni, un fiume di creatività che richiede un’analisi meticolosa.
Conti ha ammesso di aver incontrato difficoltà significative nell’individuare le 26 canzoni per la sezione “Big” dell’anno precedente, arrivando a estendere il numero a 30, un’anomalia dovuta alla qualità e alla varietà del materiale.

La selezione, per lui, non è un mero compito burocratico, ma una vera e propria responsabilità artistica.
Conti ha paragonato la scelta dei Big a quella di una “bistecca” per un fiorentino: l’elemento centrale, fondamentale, intorno al quale ruota l’intera esperienza del Festival.
Gli altri elementi, le performance, gli ospiti, il lato spettacolo, sono i contorni, gli accompagnamenti che esaltano il piatto principale.

L’analogia sottolinea l’importanza di scegliere brani di qualità, capaci di catturare l’attenzione del pubblico e di incarnare lo spirito del Festival.

La “bistecca” deve essere “ben cotta”, il che implica un’attenta valutazione di fattori come l’originalità, la composizione, l’interpretazione e la risonanza emotiva.
Un aspetto cruciale è il collegamento con l’Eurovision Song Contest.
Il vincitore del Festival, di norma, si qualifica per rappresentare l’Italia all’Eurovision. Tuttavia, in caso di rinuncia, come accaduto quest’anno con Olly, la direzione artistica di Sanremo, in collaborazione con la Rai, assume la responsabilità di individuare un sostituto, scegliendo, in questo caso, Lucio Corsi, classificatosi al secondo posto.

Questo meccanismo garantisce la continuità della partecipazione italiana all’Eurovision, pur nel rispetto delle circostanze impreviste.
L’approccio di Conti è improntato alla continuità, al mantenimento di un regolamento collaudato.

La sua filosofia è quella di non stravolgere ciò che ha dimostrato di funzionare bene, un principio di prudenza artistica che mira a preservare la coerenza e la qualità del Festival, preservando al contempo la capacità di adattamento alle esigenze del momento.
La sfida, come ogni anno, resta quella di trovare la giusta combinazione di talento, originalità e appeal popolare, per offrire al pubblico un’esperienza indimenticabile.

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