Sarzana, fulcro di un progetto ambizioso per la Val di Magra, ha formalmente avviato il percorso di candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028. Questa iniziativa, sostenuta dalla Regione Liguria e nata da una profonda collaborazione tra i Comuni della vallata, aspira a ridefinire il ruolo della cultura come forza propulsiva per il rinnovamento civico e lo sviluppo territoriale.Lungi dall’essere una semplice celebrazione del patrimonio storico, la candidatura di Sarzana si configura come un’occasione strategica per innescare un processo di trasformazione radicale. L’obiettivo primario è quello di creare un modello di rigenerazione urbana e sociale basato sull’inclusione, la partecipazione e la valorizzazione delle identità locali. Si intende che la cultura non sia un mero accessorio, ma l’elemento catalizzatore di un nuovo patto tra cittadini, istituzioni e territorio.La visione che guida la candidatura è quella di una programmazione culturale diffusa, capillare e partecipata, che coinvolga attivamente la comunità. Un mosaico di eventi, festival, installazioni artistiche, performance musicali, laboratori creativi e iniziative di pensiero critico prenderà vita, riqualificando spazi urbani degradati, generando nuovi luoghi di aggregazione e ampliando l’accesso alla cultura per tutti. Questo processo mira a restituire centralità ai cittadini, favorendo la creazione di un senso di appartenenza e di orgoglio civico.La sindaca di Sarzana, Cristina Ponzanelli, ha sottolineato come la cultura rappresenti un motore trasversale di crescita sostenibile, non solo in termini di arricchimento intellettuale, ma anche come fattore cruciale per lo sviluppo economico e la coesione sociale. La candidatura si inserisce in una visione strategica a lungo termine, plasmata negli anni, che culmina nell’orizzonte temporale del 2028. Sarzana, con la sua storia millenaria e la sua identità unica, intende proiettarsi nel futuro, mantenendo salde le proprie radici e abbracciando l’innovazione.L’iniziativa si fonda su un approccio inclusivo e aperto, che invita la partecipazione attiva di tutti gli attori del territorio. Si riconosce il valore di ogni energia positiva, consapevole che il successo di questa impresa dipenda dalla sinergia e dalla collaborazione di tutti. La candidatura non è solo una sfida per Sarzana, ma per l’intera Val di Magra, un’opportunità per raccontare la bellezza della sua storia e per costruire insieme un futuro prospero e ricco di significato. Si ambisce a creare un modello replicabile, un esempio virtuoso di come la cultura possa essere un motore di sviluppo sostenibile e di riqualificazione del territorio, contribuendo a rafforzare l’identità e la resilienza della comunità.
Sarzana candida a Capitale Italiana della Cultura 2028: un progetto per la Val di Magra
Pubblicato il
