venerdì 25 Luglio 2025
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AMT Genova: Piano di risanamento tra crisi e nuove risorse

L’azienda di trasporto pubblico Amt di Genova si trova ad affrontare una fase critica, segnata da una crescente preoccupazione per la sua stabilità finanziaria.
In risposta alle richieste del collegio sindacale, volto a scongiurare l’attivazione di procedure di crisi dovute a carenze di liquidità, è stato presentato un piano di risanamento elaborato in collaborazione con i consulenti Giancarlo Strada e Giovanni Bravo.
Il documento, pur non delineando interventi specifici e immediatamente attuabili, definisce una serie di indirizzi strategici che mirano a riequilibrare la situazione patrimoniale.
Le azioni previste si concentrano primariamente sul recupero di crediti in sospeso, rivolgendosi a enti pubblici come ministeri, comuni e la Regione Liguria.
Si prevede inoltre un’azione di recupero delle somme derivanti da sanzioni amministrative.
L’ottimizzazione dei processi organizzativi interni rappresenta un altro pilastro del piano, affiancata da una potenziale revisione della politica tariffaria, sebbene l’implementazione di cambiamenti significativi in materia di gratuità e agevolazioni sia posticipata almeno a dopo il mese di ottobre.

Un elemento cruciale per la valutazione del piano, sottolineato dai revisori, è l’avvio di uno studio approfondito e indipendente sull’operatività aziendale.
Questa analisi, che potrebbe avvalersi del supporto di consulenti esterni specializzati, si propone di quantificare con precisione i costi effettivi sostenuti e di analizzare i dati relativi alla clientela connessi alla sperimentazione tariffaria in corso, la cui durata è garantita, per il momento, fino al 30 settembre.
Parallelamente, un incontro tra la direzione sindacale, l’amministrazione comunale e l’azienda Amt ha delineato misure di emergenza finalizzate a garantire la continuità del servizio durante i mesi estivi.

Il vicesindaco Alessandro Terrile, assessore alle Partecipate, e l’assessore alla Mobilità Emilio Robotti hanno illustrato le azioni immediate previste, che includono un anticipo straordinario di risorse da parte del Comune, della Città Metropolitana e della Regione.
Questo finanziamento, quantificato in circa 30 milioni di euro, comprende anticipazioni relative al contratto di servizio e alla riscossione delle sanzioni.

Ulteriori risorse saranno ottenute attraverso negoziati con i creditori aziendali.
L’amministrazione si è impegnata a superare la fase di emergenza e, successivamente, a intervenire sulla struttura finanziaria dell’azienda, riconoscendo, tuttavia, che l’utilizzo di anticipazioni sposta il problema nel tempo.

Un’ulteriore opzione in studio è l’aumento di capitale da parte dei soci, un intervento che potrebbe portare nell’ordine dei 30-40 milioni di euro, presumibilmente nel corso dell’autunno.
La questione, cruciale per il futuro del trasporto pubblico locale, sarà discussa ulteriormente in un tavolo tecnico con la Regione Liguria, previsto per il giorno successivo.

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