L’assemblea straordinaria della Culmv, Compagnia Unica Lavoratori Merci Varie Paride Batini, cuore pulsante dell’economia portuale genovese, ha ratificato il bilancio consuntivo 2024 con una plateale unanimità, proiettando un’immagine di resilienza e crescita strategica.
 Il fatturato, attestatosi a 54 milioni di euro, testimonia un incremento sostanziale, direttamente correlato all’intensificazione dell’attività lavorativa (196.909 giornate effettive, un balzo del 6,5% rispetto all’anno precedente).
 L’utile netto, seppur contenuto a 35.190 euro dopo aver diligentemente accantonato risorse per imposte, fondo rischi e svalutazioni, segnala una gestione oculata e prudente.
Al di là dei numeri, emerge un quadro di solida stabilità economica e finanziaria, caratterizzata da una robusta copertura dei rischi e un ritorno a una posizione finanziaria netta positiva, un indicatore cruciale in un contesto economico globalmente complesso.
 “Non si tratta di mere cifre, ma di una fotografia tangibile della nostra capacità di adattamento e di crescita sostenibile,” ha sottolineato il Console Antonio Benvenuti, evidenziando la concretezza dei risultati raggiunti.
I primi sei mesi del 2025 confermano l’inerzia positiva, con una crescita dell’8% degli avviamenti, nonostante un lieve rallentamento registrato nel mese di agosto, che suggerisce la necessità di un’analisi più approfondita delle dinamiche stagionali.
L’assemblea ha inoltre approvato il calendario elettorale per il rinnovo del consiglio di amministrazione, fissato per il 20, 21 e 22 ottobre, con la possibilità di un ballottaggio nei giorni successivi (29, 30 e 31).
  La decisione sulla composizione delle liste elettorali sarà presa dalla giunta il corso della prossima settimana, con l’ipotesi di una candidatura unitaria per garantire continuità nell’affrontare le sfide imminenti.
Queste sfide sono molteplici e complesse.
 In primis, la gara imminente per l’affidamento della fornitura di lavoro temporaneo, prevista per la metà del 2027, richiederà una pianificazione strategica e una gestione impeccabile delle risorse.
 Ancora più significativa è la revisione del Piano Regolatore Portuale di Genova, un intervento di portata epocale che plasmerà il futuro del porto e che avrà ripercussioni dirette sulla Culmv, forte del suo ruolo centrale, rappresentando il 46% della forza lavoro portuale.
“Siamo un pilastro fondamentale di questo porto, qualsiasi trasformazione inciderà su di noi,” ha ammonito Benvenuti, sottolineando l’importanza di un approccio proattivo e di una partecipazione attiva al processo decisionale.
Infine, la riforma nazionale della portualità, apparentemente focalizzata su aspetti di governance, potrebbe innescare ripercussioni inattese sul mercato del lavoro, richiedendo una costante vigilanza e una pronta risposta alle nuove normative.
L’adattabilità e la capacità di anticipare i cambiamenti saranno, quindi, le chiavi per mantenere la posizione di leadership della Culmv nel panorama portuale genovese.



 
                                    


