L’assemblea dei lavoratori dell’ex Ilva di Cornigliano, con un’inattesa ripresa di mobilitazione, ha sancito la sospensione temporanea delle trattative e l’immediata proclamazione di uno sciopero.
Questa decisione, assunta a seguito di un tavolo di confronto con il Mimit che non ha prodotto risultati tangibili, segnala un profondo senso di frustrazione e una crescente incertezza sul futuro della siderurgia genovese.
La scelta di riprendere la mobilitazione, dopo un periodo di relativa calma, non è casuale.
Rappresenta la cristallizzazione di anni di promesse disattese, vertenze irrisolte e timori per la tutela dei posti di lavoro.
La decisione dei lavoratori è un atto di rivendicazione, un grido di allarme volto a sollecitare l’attenzione delle istituzioni e degli stakeholder coinvolti nel processo di risanamento e rilancio dell’area industriale.
Il corteo che ha lasciato lo stabilimento, accompagnato da mezzi pesanti, ha attraversato Cornigliano, manifestando la determinazione e la forza della comunità che ruota attorno all’ex Ilva.
La destinazione, il presidio permanente installato alla stazione ferroviaria, simboleggia l’intenzione di mantenere alta l’attenzione mediatica e di esercitare una pressione costante sulle parti responsabili.
La rivendicazione non si limita alla mera difesa dei posti di lavoro, ma abbraccia un’ampia visione che comprende la salvaguardia del patrimonio industriale, la riqualificazione ambientale e la rigenerazione urbana del territorio.
L’annuncio di non voler revocare lo sciopero fino a quando non saranno acquisite garanzie concrete e definite, testimonia la mancanza di fiducia e la necessità di azioni decisive.
La situazione si presenta come un nodo cruciale per il futuro dell’economia locale e per la tenuta sociale del territorio, richiedendo un approccio complessivo e partecipato che coinvolga sindacati, istituzioni, management e comunità.
Lo sciopero, lungi dall’essere un semplice atto di protesta, si configura come un monito e una chiamata all’azione per una soluzione duratura e condivisa, che possa restituire dignità e prospettive di sviluppo a Cornigliano e all’intera area genovese.
La sfida è complessa e richiede un cambiamento di paradigma, abbandonando logiche di breve termine per abbracciare una visione strategica a lungo termine, orientata alla sostenibilità e all’inclusione sociale.






