La recente speculazione su una potenziale joint venture tra Leonardo e il gruppo Nts ha riacceso i riflettori sul destino della Business Unit Automazione, innescando un acceso dibattito e interrogativi che affondano le radici in vicende passate.
Nonostante le smentite ufficiali che escludono una dismissione, la vigilanza politica e sindacale resta alta, alimentata da una storia di tentativi di cessione e dalla consapevolezza dell’importanza strategica dell’azienda per il tessuto economico e occupazionale ligure.
Il deputato del Partito Democratico, Luca Pastorino, ha espresso pubblicamente le sue preoccupazioni, sottolineando come la Business Unit Automazione rappresenti un asset cruciale per la filiera italiana della tecnologia industriale.
La sua dichiarazione, carica di prudente ottimismo, evidenzia l’impegno di Leonardo a considerare nuove forme di collaborazione, mirate a promuovere la crescita e l’innovazione del business.
Pastorino richiama con forza l’esperienza pregressa, quando un tentativo di cessione del settore dell’automazione fu contrastato grazie a un’azione concertata che coinvolse sindacati, istituzioni locali e la Chiesa genovese, un intervento che ha mobilitato anche la pubblica opinione attraverso iniziative di piazza.
La situazione attuale, a differenza di quel periodo di incertezza, appare più solida, con Leonardo Automazione che mostra segnali positivi di performance.
Tuttavia, Pastorino non si lascia ingannare dalle apparenze e sollecita una piena trasparenza sulle intenzioni aziendali.
La sua richiesta di un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Imprese e del Made in Italy riflette la necessità di un controllo democratico e di una discussione approfondita sulle implicazioni di qualsiasi operazione futura.
Il focus rimane fermo sulla salvaguardia del settore automazione, non solo come motore di crescita economica ma anche come fonte di occupazione qualificata nel territorio genovese e in altre sedi operative.
La consapevolezza che si tratta di un comparto strategico per il futuro del Made in Italy e della competitività nazionale impone una particolare attenzione e un monitoraggio costante.
L’impegno del deputato Pastorino, assieme ai suoi colleghi, testimonia la volontà di assicurare che le decisioni aziendali tengano conto delle implicazioni sociali ed economiche, garantendo un futuro sostenibile per i lavoratori e per l’intera filiera.
La partita è aperta e la vigilanza politica e sindacale resta un elemento chiave per orientare le scelte future verso un percorso di crescita condivisa e duratura.








