La Liguria consolida il suo ruolo di destinazione turistica primaria, registrando un andamento positivo nei primi sette mesi del 2025.
I dati forniti dall’Osservatorio Turistico Regionale rivelano un incremento del 2,83% negli arrivi e dello 0,6% nelle presenze rispetto allo stesso periodo del 2024, un segnale che testimonia la resilienza del settore e la sua capacità di attrarre visitatori, nonostante le sfide globali.
L’analisi del bimestre giugno-luglio offre un quadro più dettagliato, con 1.397.260 arrivi (+1,72%, ovvero +23.632 unità) e 4.591.218 presenze (+1,50%, corrispondenti a 67.669 unità in più rispetto al 2024).
Questa performance, apparentemente solida, nasconde dinamiche più complesse.
L’elemento più significativo è la crescita esponenziale del turismo internazionale, che ha trainato l’andamento generale con un aumento del 3,86% negli arrivi e del 4,68% nelle presenze, per un totale di 2.179.736 visitatori (+97.441 rispetto allo stesso periodo del 2024).
Questo dato sottolinea l’importanza strategica di un’offerta turistica diversificata e mirata a un pubblico internazionale, in grado di apprezzare non solo le iconiche località costiere, ma anche le peculiarità dell’entroterra ligure.
L’andamento mensile rivela una polarizzazione: giugno, caratterizzato da un forte slancio con un aumento del 5,43% negli arrivi e del 6,29% nelle presenze, ha compensato un luglio meno performante, segnato da un lieve calo sia negli arrivi (-1,43%) che nelle presenze (-1,90%).
Questa fluttuazione evidenzia la crescente sensibilità dei turisti alla stagionalità e alla qualità dell’esperienza offerta, che va oltre la semplice bellezza paesaggistica.
Un meteo instabile, come evidenziato dall’assessore regionale al Turismo, Luca Lombardi, ha giocato un ruolo non trascurabile nel frenare i flussi di luglio, soprattutto nei fine settimana, ma non è l’unico fattore in gioco.
L’assessore Lombardi sottolinea la necessità di attendere i dati di agosto e settembre per una valutazione complessiva della stagione estiva, ma pone l’accento su una tendenza inequivocabile: la crescita turistica in Liguria, estesa anche all’entroterra, conferma la validità della strategia di promozione regionale.
Questa strategia, lungimirante, mira a valorizzare le risorse immateriali del territorio – la gastronomia, la cultura, l’artigianato – e a promuovere un turismo più sostenibile e responsabile.
Tuttavia, l’assessore non omette di menzionare l’impatto di fattori esterni, come la campagna denigratoria che ha tentato di screditare il turismo italiano, diffondendo informazioni distorte e dannose.
Questa dinamica, purtroppo, riflette una narrazione tendenziosa che necessita di essere contrastata con dati concreti e testimonianze dirette, per proteggere l’immagine del settore e la fiducia dei turisti.
La resilienza della Liguria, in questo contesto, si rivela non solo una capacità di attrarre visitatori, ma anche la forza di saper navigare in un panorama complesso e spesso volatile.
Il futuro del turismo ligure dipende dalla capacità di interpretare questi segnali e di adattare le strategie per garantire un’offerta sempre più qualificata e in linea con le aspettative di un pubblico sempre più esigente e consapevole.








