La manovra strategica del Gruppo MSC ha subito una svolta significativa: l’acquisizione di Moby Lines, inizialmente pianificata, è stata rinunciata.
Questa decisione, resa nota a seguito di un’attenta valutazione, implica la cessione di una partecipazione di minoranza, pari al 49%, ad Onorato Holding, attuale azionista di maggioranza di Moby.
La scelta, come anticipato da diverse fonti specializzate, è stata dettata dalle crescenti preoccupazioni sollevate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), l’organo italiano vigilante in materia di antitrust.
L’intervento dell’AGCM nasce da un’istruttoria approfondita, innescata dal potenziale impatto dell’operazione sulla dinamica concorrenziale del mercato dei traghetti, in particolare per le rotte verso la Sardegna.
L’indagine si è focalizzata sulla configurazione strutturale che si sarebbe determinata a seguito dell’integrazione tra Moby Lines e Grimaldi Group (che include GNV), entrambe compagnie di navigazione controllate, in parte, da MSC.
Il nucleo della questione risiede nella potenziale creazione di una situazione di mercato oligopolistica, o addirittura monopolistica, nelle tratte che collegano la Sardegna con il resto d’Italia.
Una concentrazione eccessiva di quote di mercato nelle mani di un unico operatore o di un ristretto numero di operatori, potrebbe inibire la concorrenza, penalizzando i consumatori attraverso l’aumento dei prezzi, la riduzione della qualità dei servizi e la limitazione delle alternative di viaggio.
L’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) sancisce il principio della libera concorrenza all’interno del mercato unico, vietando accordi e comportamenti che restrigono tale concorrenza.
L’AGCM, nell’esercizio delle sue funzioni, ha il compito di garantire il rispetto di questa normativa, intervenendo in situazioni che possano compromettere la sua applicazione.
La decisione di MSC non rappresenta un semplice cambio di rotta, ma un atto di responsabilità volto a salvaguardare l’integrità del mercato e ad evitare potenziali sanzioni.
La cessione del 49% a Onorato Holding, che detiene già una partecipazione significativa in Moby Lines, mira a dissipare i dubbi sollevati dall’AGCM e a preservare la possibilità di una concorrenza leale nelle rotte dei traghetti, un servizio cruciale per la mobilità delle persone e delle merci, e di primaria importanza per l’economia dell’isola di Sardegna.
Si tratta, in definitiva, di un compromesso volto a conciliare le ambizioni strategiche di MSC con l’imperativo della tutela della concorrenza.