Dalla vibrante cornice del 65° Salone Nautico di Genova, emerge un’iniziativa legislativa di portata nazionale, frutto dell’impegno congiunto delle Regioni italiane.
Questa proposta di legge, presentata dal coordinatore della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, Antonello Aurigemma, a margine di un’assemblea plenaria senza precedenti ospitata all’interno del Salone, si propone di rafforzare il posizionamento del *made in Italy* nei distretti nautici, attraverso un’opera di revisione e semplificazione delle procedure burocratiche e amministrative.
L’accoglienza formale è avvenuta per mano di Piero Formenti, presidente di Ucina Confindustria Nautica, alla presenza dei rappresentanti delle diverse Regioni, a testimonianza di un’azione concertata e condivisa.
L’iniziativa legislativa si inserisce in un quadro più ampio di valorizzazione delle eccellenze produttive italiane, estendendosi oltre il settore nautico per abbracciare ambiti strategici come l’aerospazio, come ha sottolineato Aurigemma.
L’Italia riveste un ruolo di leadership indiscussa nel panorama mondiale della nautica, e il Salone di Genova si configura come una vetrina globale di primaria importanza, annoverandosi tra i primi tre eventi di settore al mondo.
La manifestazione, con la partecipazione di oltre mille espositori e rappresentanti di ben quarantacinque nazioni, ventuno europee e ventiquattro extraeuropee, incarna l’essenza del *made in Italy* e ne amplifica l’impatto economico e culturale.
La nautica italiana, infatti, contribuisce in modo significativo al Prodotto Interno Lordo nazionale, alimentando una filiera industriale ricca di competenze specialistiche e di capacità innovative.
La proposta di legge mira a coinvolgere attivamente tutte le Regioni, indipendentemente dalla presenza di distretti nautici consolidati o dalla rilevanza delle aziende operanti nel settore.
L’obiettivo primario è quello di depotenziato gli ostacoli normativi che frenano la competitività delle imprese italiane nel mercato internazionale, creando un contesto più favorevole allo sviluppo e all’espansione.
Si riconosce che le eccellenze del settore nautico non rappresentano solamente un fattore di crescita economica, ma anche un patrimonio culturale e un elemento identitario cruciale per un Paese con una storia millenaria di connessione con il mare.
La capacità di innovazione e la qualità artigianale che contraddistinguono le aziende italiane, concorrono a definire un’immagine di eccellenza riconosciuta a livello globale.
In sostanza, l’iniziativa legislativa ambisce a liberare il potenziale inespresso delle imprese italiane, semplificando le procedure amministrative, promuovendo l’accesso al credito e incentivando la ricerca e lo sviluppo.
Si tratta di un investimento strategico per il futuro del Paese, volto a consolidare la leadership italiana nel settore nautico e a rafforzare il suo ruolo di protagonista nell’economia globale.
La proposta di legge, pertanto, si configura come un atto di responsabilità nei confronti delle generazioni future, impegnate a preservare e valorizzare il patrimonio di conoscenze e competenze che rendono l’Italia un punto di riferimento mondiale per il *made in Italy*.








